Il prefetto: «Infiltrazioni mafiose sul litorale sud»

Serra ottimista: «Ma la gente respinge quella cultura»

La mafia mira al litorale a sud di Roma, in particolare alla zona tra Anzio e Nettuno. A denunciarlo, il prefetto di Roma, Achille Serra, nel comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza che si è svolto ieri a Nettuno. «Ci sono stati tentativi di infiltrazione mafiosa - ha detto il prefetto - più che altro di quella calabrese, ma anche della malavita campana. La reazione delle istituzioni, però, è stata forte. Basti pensare al consiglio comunale sciolto alcuni mesi fa proprio da me sulla base della relazione della commissione prefettizia». Un’ampia operazione, che ha visto le forze dell’ordine impegnate in attività di controllo, prevenzione e repressione.
Decisive anche le condanne inflitte dalla magistratura e le confische di beni alle famiglie mafiose. «Comunque - ha aggiunto il prefetto - la cultura mafiosa qui non ha attecchito perché la gente la respinge». Sul fronte della criminalità, invece, si è registrato un calo delle rapine, mentre i furti sono in aumento. Ma il segnale più allarmante è il bullismo giovanile, con atti di teppismo nei confronti di negozi, auto in sosta, beni pubblici.

Il prefetto ha inoltre annunciato l’apertura di uno «sportello» di denunce antiusura con esperti della Guardia di finanza, polizia, carabinieri. «In questo ambito - ha spiegato - più che di grande malavita si tratta di piccole bande locali, facilmente individuabili se le persone prese di mira denunciano le intimidazioni».

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