Il prefetto: «No ai villaggi, via i delinquenti»

«Serve una progettualità ampia, con accoglienza solo per chi merita di essere integrato»

«Al momento non esiste alcun progetto per i Villaggi della solidarietà». Lo ha detto il prefetto di Roma, Carlo Mosca, lasciando il Consiglio provinciale straordinario sulla sicurezza in corso a Palazzo Valentini.
La priorità per Mosca è quella di allontanare prima i delinquenti, cioè chi non merita di stare in questo Paese e che, se venisse inserito nei Villaggi, prenderebbe il sopravvento. Partecipando «come uditore» al Consiglio provinciale il prefetto ha anche sottolineato di aver parlato più volte con Veltroni esprimendo la necessità di mettere prima a fuoco una serie di riflessioni. «Bisogna pensare - ha detto Mosca - a una progettualità ampia, con percorsi che affrontino il problema, sottolineando da un lato il rigore e dall’altro la capacità di accoglienza per chi merita di essere integrato».
Soddisfazione sulla decisione del prefetto è stata espressa dall’Udc. «Il progetto - dice il segretario regionale Luciano Ciocchetti - sembra essere per fortuna definitivamente accantonato. Le parole di Mosca, che confermano l’assenza di qualsiasi piano in questo senso, ci rassicurano e rappresentano una bocciatura per Veltroni e la giunta comunale. È miseramente fallita quella che qualche mese fa era stata presentata come una grande idea del sindaco per sistemare i nomadi o i senza fissa dimora della capitale»
«Veltroni, il buonista, pensava che bastasse parlare di Villaggi della solidarietà per avere il consenso di tutti - conclude il segretario Udc -. Ma così non è stato perché di solidarietà in quel progetto non c’era proprio nulla: il Comune ha rallentato perché ha capito di aver preso un grosso abbaglio, e che quei campi sarebbero stati presto ribattezzati dell’illegalità, trasformandosi in un boomerang per Veltroni».
Intanto ieri nel corso di un intervento congiunto, carabinieri e polizia municipale, hanno proceduto allo sgombero delle persone che occupavano due insediamenti formati da 5 baracche, a Fregene. Le bicocche, che sono state abbattute, erano state allestite all’interno della macchia mediterranea adiacente via Cesenatico e via Maratea.


«L’Arma dei carabinieri - informa il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini - alla quale va il nostro apprezzamento per l’attività di prevenzione e repressione che svolge, da alcuni giorni aveva individuato la presenza di una decina di romeni nei due campi, all’interno dei quali non è stata trovata refurtiva. Con tempestività, avuta la segnalazione, ci siamo attivati per abbattere le strutture fatiscenti immediatamente dopo lo sgombero. Le operazioni si sono concluse fortunatamente in mattinata senza incidenti».

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