Politica

Il premier lascia fuori l’estrema destra «In lista nessun nome impresentabile»

Avviso del Polo alla Mussolini: «È lei il garante dei suoi candidati»

Anna Maria Greco

da Roma

Non ci saranno «personaggi impresentabili» nelle liste della Cdl, parola di Silvio Berlusconi. Il premier cerca di placare le polemiche su candidature di esponenti di estrema destra, come i leader di Forza Nuova Adriano Tilgher, del Fronte sociale nazionale Roberto Fiore e del Nuovo Msi Gaetano Saya con la moglie Maria Antonietta. I primi due gruppi sono alleati di Alternativa sociale di Alessandra Mussolini e il leader di Fi annuncia che è pronto a rompere l’intesa se si insisterà su questi nomi.
Anche gli alleati sono d’accordo. Non vogliamo candidati, avverte il vicepremier Gianfranco Fini per An, che «per le loro storie personali getterebbero motivato discredito sulla coalizione», tutti devono aderire ai «valori democratici». E il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, aggiunge per l’Udc: «Tutti i membri delle coalizione sanno che personaggi impresentabili nella Cdl non ce ne saranno. Non facciamo come la sinistra». Anche il ministro leghista Roberto Calderoli avverte: «Il nostro sì ad Alternativa sociale non è affatto scontato».
Per Berlusconi «è esploso un caso inesistente, una montatura della sinistra» e lui queste persone non sapeva «neppure chi fossero». Il premier riafferma di essere lontano «anni-luce» da qualsiasi estremismo politico e da posizioni razziste e sottolinea che le trattative si sono svolte solo con la Mussolini, che si farà garante della «democraticità» dei nomi in lista. Ma le si chiederà, assicura, di evitare «persone così discutibili e che, comunque, possano far sorgere dei casi come questi».
La Mussolini sta rientrando dal Parlamento Ue di Strasburgo e annuncia una conferenza stampa, oggi, con Tilgher e Fiore. «Alternativa sociale - commenta solo - sapevano tutti che cos’era: un cartello elettorale con i soggetti che si conoscono». Gli altri due rispondono per le rime al premier. Tilgher dice di essere stato «ingiustamente coinvolto in reati di opinione», mentre ben altre sono le candidature impresentabili. E contrattacca: «Non accetto, da chi ha avuto problemi con la giustizia non per reati di opinione come me di infangare il mio nome, che tutelerò anche in sede giudiziaria». Quanto a Fiore, precisa che se gli rinfacciano «reati e fatti politici di 25 anni fa», farà una ricerca su tutti i candidati.
«No ai fascisti», ripete il ministro Udc Giovanardi e Follini condivide. Casini precisa che «ben diverso» è il caso del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, e spiega che non si candiderà con l’Udc Emanuele Filiberto di Savoia. I ministri An Storace e Alemanno sono contrari a Tilgher e Fiore. E per il capogruppo alla Camera, La Russa, la candidatura di Saya «non è in discussione». Ma quest’ultimo ribatte: «Ho incontrato Berlusconi a Roma il 12 maggio. Abbia il coraggio di onorare l’accordo preso il 29 settembre».

Controreplica del portavoce di Berlusconi, Bonaiuti: «Il presidente non ricorda alcun incontro con questa persona, con la quale può, al massimo, avere scambiato casualmente qualche parola. È davvero l’ora di finirla con i romanzi»

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