da Roma
Le dimissioni del governatore, la polemica con il Corriere della Sera, le pensioni e le promesse agli italiani. Porta a Porta ieri sera è stata anche teatro di uno scontro infuocato tra il premier Silvio Berlusconi e limprenditore Diego Della Valle che ha attaccato il capo del governo su diversi fronti. «Sciocchezze» ha replicato Berlusconi che ha accusato Della Valle di fare soltanto demagogia.
Linventore delle Tods ha provato a fare le scarpe a Berlusconi che però ha rintuzzato una per una tutte le sue battute e alla fine gli ha offerto pure il panettone. «Non abbiamo bisogno di campagne dove qualcuno gira con dei foglietti e pensa che siamo tutti degli analfabeti. Dobbiamo mettere come primo fatto il rispetto delle regole, della morale, se non facciamo queste cose questo Paese non ripartirà mai. Noi - ha esordito Della Valle - abbiamo bisogno che chi ci governerà ci dia la credibilità di sostenere noi e di conseguenza anche chi lavora con noi. Se io ti vedo arrivare con un foglietto dove fai i disegnini, mi cascano le braccia».
Berlusconi si è detto «imbarazzato» per il modo «demagogico» in cui limprenditore aveva impostato la questione. «Io non porto un foglietto, ho parlato di 730 provvedimenti fatti da questo governo. Tutti gli impegni ai quali ci obbliga il contratto con gli italiani sono stati da noi mantenuti», ha replicato secco il premier, che ha aggiunto: «La faciloneria con cui il signor Della Valle ha presentato il problema, lui che ha responsabilità di operai e che è un imprenditore, mi stupisce. Il signor Della Valle se volesse venire a fare un contraddittorio con me, ne uscirebbe con le ossa rotte».
«Stiamo parlando», ha replicato Della Valle. «Stiamo dicendo sciocchezze, non io, per la verità», è stata la controreplica di Berlusconi.
Poi anche un riferimento al Corriere della Sera, dopo la polemica dellaltro ieri tra via Solferino e Palazzo Chigi. «Il Corriere ha attaccato il governo e noi abbiamo risposto», ha detto il premier. «Dobbiamo far parlare la stampa e poi rispondere con i fatti - ha affermato Della Valle - non dobbiamo criminalizzare un giornale quando nella più grande libertà senza pressioni di proprietà fa il suo dovere. Questo fa male alla democrazia». «Demagogia», ha rintuzzato Berlusconi.
Dopo averlo attaccato su tutti i fronti, Della Valle ha però garantito al capo del governo che contro di lui non ha nulla di personale, riconoscendo che nel governo ci sono persone preparate e «di qualità come Fini, Casini, Alemanno e Tremonti». Poi limprenditore è tornato alla carica sulle dimissioni del governatore della Banca d'Italia: «Lo avete dovuto spingere fuori con il trattore», ha ironizzato.
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