Il premio Bagutta alla Mazzucco per la biografia su Tintoretto

Il più milanese dei premi ieri sera, come vuole rigorosa tradizione, si è seduto al ristorante per proclamare il vincitore del 2009. Il ristorante in questione è il Bagutta e il vincitore è, in questo caso, una vincitrice: Melania Mazzucco con «La lunga attesa dell'angelo» (Rizzoli), una biografia del pittore veneziano Jacopo Comin, detto il Tintoretto, il maggior esponente della scuola veneziana e probabilmente l’ultimo grande del Rinascimento italiano.
Il Bagutta, il più antico premio letterario nazionale, fondato a Milano nel lontano 1927 e da sempre attento più alla qualità letteraria che alle pressioni della case editrici, «ha inteso premiare il lavoro di un'autrice che, pur giovane, ha già alle spalle un consolidato numero di scritti di qualità».
Il romanzo della Mazzucco è stato scelto dalla giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti e composta, tra gli altri, da Rosellina Archinto, Eva Cantarella, Andrea Kerbaker, Elena Pontiggia, Mario Santagostini e Orio Vergani. La giuria, si legge nella motivazione, «ha apprezzato la capacità di ricostruzione storica e l'ampia documentazione, rese omogenee da una sapiente vocazione all'affabulazione.

Tintoretto, i suoi familiari, i suoi interlocutori si muovono nella Venezia del Cinquecento davanti a una tela storica benissimo ricostruita dalla penna della narratrice». La scrittrice romana è conosciuta dal grande pubblico fin dal ’96, quando pubblicò per i tipi di Baldini&Castoldi «Il bacio della Medusa».

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