Marta Bravi
Chi lha detto che i giovani non leggono? E che i ragazzi in città passano ore davanti alla televisione o al computer? I giovani delle periferie milanesi, invece, leggono e soprattutto scrivono libri. Basta dare loro la possibilità e gli stimoli necessari. Questo quanto fanno, da sette anni a questa parte, lassociazione Amici di Edoardo e il centro di aggregazione Barrios al quartiere Barona, con laiuto e il patrocinio dellassessorato allo Sport e Giovani del Comune di Milano. A Palazzo Marino, infatti, sono state presentate le tre opere finaliste del premio letterario «Edoardo Kihlgren opera prima», che hanno raggiunto il podio tra venti opere pervenute. «Venti sigarette a Nassirya» di Francesco Trento e Aureliano Amadei, «Senza coda» di Marco Missiroli e «La notte dei calligrafi» di Yasmine Ghata, prima straniera che partecipa al premio. Durante il mese di maggio gli autori presenteranno personalmente le loro opere al centro sociale di via Barona. La premiazione, condotta da Lella Costa, avverrà il 29 maggio alle 21 al Teatro Edi del centro del Barrios: al vincitore andranno 2500 euro, al secondo 1000 euro, mentre al terzo 500 euro. Per incentivare la voglia di leggere dei giovani, che sono doppiamente coinvolti nel premio perché fanno parte anche della giuria alunni del liceo e frequentatori del Barrios, verranno distribuiti anche dei buoni acquisto in libri offerti dalle case editrici. Insomma unopportunità notevole che, nei casi più fortunati ha portato gli autori esordienti al successo, come è avvenuto lanno scorso con Antonio Scurati che ha vinto il Premio Campiello dopo aver vinto il premio Kihlgren.
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