da Roma
Guai a perdere la bussola, guai a seguire le onde e i marosi quotidiani. La parola dordine di questi tempi in via della Scrofa è tornata a essere quella manzoniana, forse la prediletta da Fini, Pedro, adelante con juicio. Aperti alle nuove idee, ma senza nessuna rivoluzione o discontinuità che si ponga in contraddizione con quanto fatto negli ultimi anni. Anche perché perseguire la «fedeltà e la partnership con Forza Italia e Berlusconi non significa certo esserne subalterni», come ragionava pochi giorni fa Maurizio Gasparri. E di fronte alle richieste dellUdc si può essere «disponibili», ma solo se lo spirito resta costruttivo, se lorizzonte resta quello comune della Cdl.
Ieri dunque il partito non ha assunto posizioni ufficiali. Il ministro Mario Landolfi, prima dellintervento di Casini, ha ribadito che «il partito unico al centrodestra ha senso solo se si fa subito, dopo le elezioni rischia di essere una pratica a perdere, non serve». Una tesi che sembra fatta apposta per mediare e rilanciare lunità nella Cdl. Il sottosegretario Pasquale Viespoli, invece, critica «discontinuità e novità» che non si pongano nel quadro del rafforzamento del centrodestra. «Quando si evocano fughe solitarie - ha continuato - si rischia di dare limpressione che dopo il centro immobile, il centro mobile, ora si possa arrivare al centro reperibile, ovvero in attesa di chiamata in prospettiva». Come conferma Gasparri, «giusto è accogliere le richieste degli alleati senza pregiudizi, anche sul proporzionale dove penso che si possa lavorare sullimpianto del Tatarellum». Diverso farsi coinvolgere in una querelle che si trascina da mesi. «I centristi possono legittimamente sognare il Grande centro - dicono gli uomini di An -, ma la prospettiva della Cdl è ben diversa». Anche lattenzione rispetto alle primarie del centrosinistra, che potrebbero aprire la strada a scenari imprevedibili, non significa che ci si muova «in rotta di collisione con Berlusconi». Fini non lo farà mai, o mai più, visto che le uniche iniziative di questi anni volte a una differenziazione non hanno avuto successo, mentre gli unici risultati positivi sono stati raggiunti quando Forza Italia e An hanno marciato di pari passo. Senza contare che una mediazione fra Berlusconi e Casini sembra essere il ruolo più fruttifero nel tempo. Anche in caso di sconfitta nel 2006.
An cerca così di stemperare ogni tensione, anche allinterno. Ieri Fini ha completato le nomine per lesecutivo, cercando di ricomporre i dissensi di luglio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.