Cronaca locale

Presa la baby gang dei rom Rapinava studenti e postini

In manette due 15enni che vivono nel campo di Figino. Tra la refurtiva anche 5 scooter dei portalettere

Michele Perla

Imperversavano per Rho, terrorizzando i loro coetanei, picchiandoli e derubandoli di soldi e capi firmati. Per essere ancora più convincenti puntavano contro di loro lunghi coltelli, annullando così ogni resistenza.
Di rapine, secondo gli inquirenti ne avrebbero messe a segno più di una; l’ultima a danno di quattro studenti quindicenni è stata però loro fatale. I teen ager li hanno riconosciuti dalle foto segnaletiche e poche ore dopo i militari si sono presentati nel campo nomadi di Figino, a Pero dove abitavano con i genitori, arrestandoli e ponendo fine alle loro scorribande.
In manette due nomadi di quindici anni, R.B. e R.I. entrambi noti alle forze dell’ordine per il nutrito curriculum giudiziario alle spalle, nonostante la giovane età. Oltre che per rapina, R.I. è stato inoltre arrestato per un singolare furto. Quello avvenuto nei giorni scorsi all’ufficio postale di Rho centro, quando nella notte si sono involati ben cinque motorini gialli in uso ai portalettere.
Il giovane li aveva rubati insieme ad alcuni complici non ancora identificati, e li aveva nascosti proprio vicino al suo campo nomadi. Ma prima che potesse riverniciarli e rivenderli i carabinieri li avevano trovati e restituiti ai postini.
Domenica sera i due figli del vento quindicenni, sui loro motorini si sono spinti sino a Rho, alla ricerca di facili bottini. Verso le 22 hanno notato un gruppetto di ragazzi fermi nei pressi di un parco che stavano dialogando con alcune loro coetanee. Gli studenti indossavano jeans e magliette firmate, insieme a cappellini alla moda.
I due zingari hanno deciso di depredare il gruppo usando le maniere forti: si sono avvicinati, li hanno aggrediti e poi hanno sfoderato i coltelli creando terrore soprattutto fra le ragazzine presenti. Di fronte alla violenza e alle minacce di morte, quattro quindicenni sono stati costretti a cedere alla volontà dei rapinatori. Che hanno arraffato una cinquantina di euro, telefonini e anche i bei cappellini griffati che le vittime portano in testa. Poi sono fuggiti in scooter facendo perdere le proprie tracce.
I giovani rapinati sono subito corsi in caserma per raccontare l’accaduto, descrivendo gli aggressori. Una descrizione che i militari hanno già raccolto in altre occasioni, anche se per sommi capi.
Ai quindicenni sono state subito mostrate le foto di alcuni pregiudicati e fra queste le vittime non hanno faticato a riconoscere i due zingari.
Lunedì mattina i carabinieri hanno setacciato il campo nomadi di Figino alla ricerca dei due malviventi. Una ricerca non facile, visto che i ricercati tentavano di occultarsi con l’aiuto di altri zingari.

Ma poi sono finiti in manette e successivamente al Beccaria, mentre sfacciatamente esibivano ancora sulle loro teste i cappellini rubati la sera prima al gruppetto di ragazzi di Rho.

Commenti