«Il preservativo? Martini esprime opinioni solo sue»

Chiesa e Aids: la replica di Lopez Trujillo

da Milano

La Chiesa non cambierà assolutamente linea in materia di preservativo e di prevenzione dell'Aids, anzi «non arretrerà di un millimitro». La replica più dura e inequivocabile al cardinale Carlo Maria Martini, che aveva ipotizzato una prudente apertura della Chiesa su questioni come l'uso del preservativo in caso di rischio Aids, è arrivata dal cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia in un'intervista esclusiva rilasciata alla radio colombiana Radio Cadena Nacional.
Per la verità le parole del porporato suonano come una risposta indiretta anche a quanto affermato dal cardinale Javier Lozano Barragan presidente del Pontificio consiglio per la salute, che aveva annunciato uno studio del suo dicastero sulle problematiche relative alla sindrome Hiv, all'Aids e quindi anche alla questione dell'uso del condom. Sembra insomma che su questo fronte si stia aprendo un dibattito all'interno della Chiesa e del Vaticano, almeno in relazione ai casi più complessi, quelli cioè di una coppia in cui uno dei due partner è sieropositivo.

Netta la replica di Lopez Trujillo sull'insieme dei problemi toccati dal dibattito: le parole del cardinale Martini sono solo opinioni personali che non riflettono la dottrina ufficiale. Il cardinale ha ricordato che l'unica raccomandazione della Chiesa cattolica di fronte all'Aids è la fedeltà e la castità, come unici mezzi non solo moralmente accettabili, ma anche efficaci dal punto di vista medico.

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