«Sono allibita, costernata, addolorata. Voglio ancora sperare che le persone coinvolte riescano a dimostrare la loro innocenza. Lo spero per loro e per i bambini che potrebbero essere stati vittima degli abusi». Loredana Cascelli, la preside dell'Istituto comprensivo Olga Rovere di Rignano Flaminio, non si sottrae alle domande. «Io sono garantista e non condanno nessuno fino a sentenza definitiva - risponde a chi le chiede dellinchiesta in corso -. Resto però sconcertata dal fatto che bambini di diverse classi, con maestre che operano in diversi turni, possano essere stati portati ripetutamente fuori dall'edificio senza che nessuno se ne accorgesse. Le gite scolastiche o le escursioni sul territorio debbono essere approvate dal collegio dei docenti e registrate. Ci vogliono menti diaboliche per aggirare tutti i controlli. Ma, al punto in cui sono arrivate le cose, non escludo nulla: a volte la provincia può rilevarsi peggiore delle grandi città».
«Sono arrivata a Rignano Flaminio nel settembre scorso - precisa la preside - dopo che i presunti casi di pedofilia sarebbero avvenuti, e ho appreso dellinchiesta solo il 12 ottobre successivo, quando c'è stato il blitz dei carabinieri».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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