da Torino
Lilli Bertone mette la figlia Barbara formalmente alla porta della storica fabbrica torinese Carrozzerie Bertone. In una nota la signora Bertone, parlando come presidente dellazienda, fa sapere che «ha disposto, con effetto immediato, la sospensione cautelativa dal servizio della dottoressa Barbara Bertone in qualità di dirigente».
La decisione, spiega la nota, «che fa seguito alla revoca di tutte le procure operative come direttore generale, è stata assunta per il grave comportamento della dottoressa Bertone, in deciso conflitto di interessi e in aperto contrasto con le strategie di rilancio industriale intraprese dalla presidenza». È lultima puntata della saga della famiglia Bertone da 95 anni al timone dellazienda omonima. Già venerdì la signora Lilli, vedova di Nuccio Bertone, scomparso nel 1997 a 83 anni, aveva provveduto a ritirare alla figlia la carica di direttore generale, dopo che questultima laveva diffidata dallassumere iniziative. Domenica, infatti, tramite il legale Carlo Tabellini, Barbara aveva fatto sapere che «i soci della società Nube, azionista di maggioranza di Bertone Spa, hanno revocato a Lilli Bertone i poteri di amministrazione di cui disponeva per effetto dei patti sociali perché attualmente priva di ogni potere decisionale».
La guerra tra la vedova Bertone e le figlie Barbara e Marie-Jean vede le parti una contro laltra anche sulla scelta del manager a cui affidare la gestione dellazienda. Per Lilli dovrà essere il finanziere torinese Domenico Reviglio a traghettare limpresa verso il salvataggio, mentre le figlie puntano su Gianmario Rossignolo, ex manager Zanussi e Telecom.
Il tempo necessario di rimettere in libertà i 1.300 operai, dal primo gennaio privi della cassa integrazione, e ora in carico allazienda.