Il presidente Lula ha chiamato alcuni senatori «pizzaioli» e i pizzaioli brasiliani si sono offesi, e hanno chiesto di non essere paragonati ai politici che rubano. In Brasile, lespressione «finisce tutto in pizza» viene da una famosa riunione tra presidenti di club calcistici negli anni Settanta per risolvere una minaccia di scissione del campionato, che finì in pizzeria a pacche sulle spalle, come se niente fosse successo. Da allora, la pizza è diventata sinonimo di insabbiare scandali, accuse di malversazioni e denunce di corruzione. Per questo, nei giorni scorsi, di fronte allo scandalo che investe il Senato, Lula aveva fatto capire che i senatori avrebbero fatto da «pizzaioli», avrebbero cioè soffocato lo scandalo senza prendere nessuna misura. Subito undici senatori, alcuni dei quali della maggioranza di governo, hanno presentato una mozione di censura della dichiarazione del presidente. Ma anche unaltra categoria si è risentita nel vedersi associata al malcostume politico: il sindacato dei pizzaioli di San Paolo, che rappresenta i lavoratori di 5.
895 pizzerie, si è detto indignato con il presidente per linfelice paragone. «Quando mai si è sentito che un pizzaiolo abbia rubato denaro pubblico? È unoffesa paragonarci ai politici», afferma un manifesto fatto circolare e firmato da centinaia di aderenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.