Il presidente: ora m’aspetto il Barça

Il comune denominatore sono la felicità e il pianto: la gioia di una società intera e le lacrime calde e appassionate di Julio Cesar portato sulle spalle da Materazzi e circondato dai compagni festanti. «In vita mia mai mi era successo di fare errori così grossi come contro il Bayern. Dopo il gol preso avrei voluto uscire dal campo, andarmene e tornare subito a casa. Ma sono stati i compagni a rincuorarmi ed è merito loro se ho ritrovato la serenità. E poi al gol di Pandev sono scoppiato a piangere e a ringraziare Dio e i miei compagni». Il portierone nerazzurro è stato subito perdonato dal presidente Massimo Moratti: «Cose che capitano, nell’intervallo era dispiaciuto, poi ha fatto parate straordinarie». Ed è un Moratti in piena quello che non ha timore di dimostrare la felicità a fine gara: «Spiegare questa partita è difficile. è stata una vittoria tutto cuore. È stata una gara che avevamo organizzato benissimo, subito in vantaggio, ma dopo il pareggio tutto è diventato pro Bayern. Abbiamo provato a riprenderla in mano in un momento psicologico troppo complicato e abbiamo preso il secondo gol. La ripresa è stata tutto cuore e di grande calcio, poi il gol di Snajider e quello di Pandev che sembrava non in serata. È proprio strano il Dio del calcio se a decidere è stato Pandev. Durante la partita non ero ottimista, ma ormai sono abituato all’Inter e ho sofferto meno di quello che si possa pensare. Un encomio particolare a Leonardo, poi Eto’o e Julio Cesar, ma è tutta la squadra a meritare. Anzi, un encomio per i nostri cuori che hanno retto, perchè una vittoria del genere rinforza la fiducia della squadra nei propri mezzi. E siamo ancora in corsa in tre competizioni». Poi Moratti rivela: «La cosa che mi stuzzica di più è la Champions. Mourinho mi ha chiamato ed era contentissimo per la nostra vittoria, ci vuole bene. E ora nel sorteggio mi aspetto il Barcellona, come al solito, se poi si vince va bene».
Leonardo non sta più nella pelle: «Spiegare questa partita è difficile, è stata una vittoria tutto cuore perché è col cuore che abbiamo vinto. Avevamo organizzato tutto benissimo, ma dopo il pareggio tutto è diventato pro Bayern e le cose si sono complicate. Nel secondo tempo è uscito il cuore e la voglia matta dell’Inter di non mollare la coppa e si è visto un grande calcio. Sono soprattutto felice per Pandev, sta passando un momento complicato e ha fatto un gol della Madonna, incredibile davvero il suo tiro». Poi, scherzando: «L’errore di Julio Cesar? Era tutto previsto, avevamo calcolato che quell’errore potesse darci una mano.

Alla fine ha pianto, di gioia ovviamente. Questa partita non si può spiegare, si può solo ringraziare Dio per averla vissuta. La squadra c’è, ha avuto qualche problema ma c’è. Questa è stata una partita storica e questo spirito s’è visto anche in campionato».

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