Dalle ferme battute sui vescovi e dalle profonde riflessioni sul tema della famiglia alle mani giunte per gli applausi e ai tacchi che battono forte sul pavimento a ritmo di rock.
Giacca colore cammello, camicia bianca a righe col colletto sbottonato su cravatta bordeaux appena allentata, pantaloni di vigogna, mocassini marroni. E quel bottoncino riabbottonato e la cravatta rimessa a posto soltanto per tornare, dopo una mezz'oretta di pausa rockettara, a chiudere i lavori dell'ultimo consiglio provinciale.
Non è piaciuto all'opposizione l'intermezzo musicale elettorale del presidente Alessandro Repetto che, poco prima di mezzogiorno, ha abbandonato l'aula di largo Eros Lanfranco nel mezzo della discussione sulla partecipazione del gonfalone provinciale al Family day di Roma per andare al vicino Fellini.
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