Presidenza A2A, arriva Sala Tabacci: «Scelta di transizione»

È convocato oggi il consiglio di sorveglianza di A2A, la mutiutility dell’energia (gas ed elettricità) che dovrebbe nominare Giuseppe Sala presidente del consiglio di gestione in sostituzione di Giuliano Zuccoli, il manager scomparso lo scorso 11 febbraio a poche ore dalla consegna della sua lettera di dimissioni. Venata di amarezza e di qualche punta polemica. Una scelta provvisoria, la presidenza Sala, ha spiegato ieri l’assessore al Bilancio del Comune Bruno Tabacci che in passato non ha risparmiato critiche alla gestione dell’azienda. Oggi Sala, che dopo essere stato direttore generale del Comune nell’era Moratti, oggi è l’amministratore di Expo 2015 spa, può essere «uomo di transizione» ha spiegato ieri Tabacci. Annunciando che resterebbe in consiglio fino al 26 aprile, data fissata per il «rinnovo complessivo di A2A». L’assessore ha poi spiegato che Sala può garantire continuità perché è nel consiglio di gestione. Sull’incontro di ieri con i sindacati confederali, Tabacci ha detto di aver spiegato «loro il ragionamento che riguarda la prospettiva collegata alla gestione di Edipower, una cosa molto importante perché forse metterà anche noi in condizione di recuperare le finanze di A2A e il debito che è attorno ai 4 miliardi». Non solo. «Siccome ha il controllo del 56 per cento di Edipower, il controllo impone il consolidamento. E, quindi, noi dovremmo consolidare il debito di A2A con il debito di Edipower. Con una palla di ferro al piede di queste dimensioni, vorrebbe dire per i prossimi anni non distribuire più rendimento». Poi ha concluso: «Nessuna scatola cinese né furbizie strane: sono operazioni di finanza e possono reggere.

Su un lancio forte della politica industriale di Edipower e andando a una scissione della generazione di energia rispetto alla commercializzazione e allo sviluppo, come dei rifiuti. Questo è ciò che viene fuori dai numeri».

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