Presidi anti-prostituzione nelle strade

SOLIDARIETÀ Centocinquanta ragazzi delle parrocchie in aiuto delle lucciole

A poco più di anno dalla morte di don Benzi, i suoi giovani hanno deciso di ricordarlo nel modo che forse lui avrebbe più gradito: scendendo in strada per contrastare la prostituzione. Il sacerdote romagnolo infatti aveva dedicato la sua vita a strappare giovani donne, soprattutto straniere, dalla schiavitù della strada, attraverso la comunità «Giovanni XXIII» da lui fondata a Rimini.
Don Oreste Benzi negli anni ’50 insegnò in diversi istituti superiori di Rimini e Riccione, comprendendo l’importanza di lavorare sugli adolescenti. Per questo negli anni ’60 fa nascere la «Papa Giovanni XXIII» associazione impegnata nell'attenzione a varie forme di disagio: devianza giovanile, handicap, povertà e prostituzione. Quest’ultimo poi diventerà presto il tema fondante della comunità.


Ieri notte dunque 150 giovani provenienti da tutta Italia, tra cui i ragazzi della parrocchia San Giuseppe della Pace di via Piero della Francesca, che hanno provveduto anche a sistemare gli «ospiti», hanno presidiato vie e quartieri, avvicinando le prostitute alle quali è stato offerto conforto e accoglienza, con la possibilità di uscire dall’infernale giro dello sfruttamento. L’iniziativa nasce a un anno dalla morte di don Oreste Benzi, avvenuta il 2 novembre 2007, poi commemorato ieri mattina con una Messa.

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