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Preso capo rete islamica, inviò kamikaze a Nassirya

Il leader delle due cellule islamiche sgominate martedì a Madrid e Barcellona è stato arrestato ieri a Santa Coloma de Gramanet (provincia di Barcellona) mentre camminava tranquillamente per strada. Si tratta del marocchino Omar Nakhcha, il quale tra l’altro avrebbe aiutato «a fuggire alcuni dei terroristi degli attentati dell’11 marzo 2004 a Madrid», ha detto la polizia spagnola. Nakhcha è considerato il capo della rete islamica dalla quale sarebbe anche partito il kamikaze che uccise 19 italiani a Nassirya. La rete era formata apparentemente da due cellule, sgominate nei giorni scorsi dopo una lunga indagine condotta dai servizi segreti, polizia e Guardia Civil con la collaborazione dei carabinieri italiani. Una delle due cellule, quella di Barcellona il cui capo, Mohammed Mrabet, è stato arrestato insieme ad altre 19 persone, era quella che aveva arruolato, addestrato e inviato in Irak l’attentatore suicida di Nassirya, l’algerino Bellil Belgacem. Nakhcha avrebbe lavorato per il Gruppo islamico combattente marocchino (Gicm), considerato responsabile degli attentati di Madrid, che reclutava e inviava terroristi in Irak. Sarebbe stato lui a contattare la direzione in Siria.

facilitare il viaggio dei terroristi e introdurre in Europa quelli che rientravano dall’Irak, afferma un comunicato del ministero dell’Interno spagnolo. Nell’operazione sono state arrestate altre due persone e sono state perquisite quattro abitazioni dove sono stati sequestrati diversi documenti.

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