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Prestito a tasso fisso per non pensarci più

Se i mutui a tasso variabile offrono al momento la convenienza maggiore (destinata però a ridursi quando, superata la recessione, il costo del denaro tornerà a salire e con esso le rate del finanziamento), quelli a tasso fisso sono pensati per garantire al risparmiatore la stabilità della rata, indipendentemente dalle decisioni della Bce sul costo del denaro. L’ideale per chi ha un reddito medio, che non è destinato a crescere nell’arco di cinque o dieci anni, e non riesce a risparmiare più del minimo indispensabile per garantirsi dagli imprevisti familiari, quindi non vuole e non può correre rischi. Del resto, oggi anche il tasso fisso è ai livelli minimi: l’importante è calcolare bene fino a dove si può arrivare, evitando esborsi troppo pesanti. Come sempre, poi, prima di decidere, è opportuno rivolgersi a diversi istituti per confrontare le offerte e scegliere la più conveniente. Del resto, oggi il finanziamento per la casa non è più un monolite statico e immobile nel tempo: nulla impedisce di passare in futuro a un’offerta più conveniente attraverso la surroga, che consente di trasferire il proprio mutuo da una banca all’altra senza costi aggiuntivi, e si può anche ripetere più volte. Una possibilità che è stata finora utilizzata soprattutto per passare dal variabile al fisso, nel momento dell’ascesa vertiginosa dei tassi in piena crisi, ma la sua convenienza resta immutata anche per chi volesse passare da un tasso fisso troppo oneroso a uno più conveniente, grazie alle migliori condizioni di mercato determinatesi nel frattempo.

Quasi sempre è anche possibile contrattare una riduzione di spread (e quindi il tasso applicato al mutuo), e ottenere così rate più basse, mantenendo però le caratteristiche di sicurezza del tasso fisso.

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