«Presto libero l’afghano convertito al cristianesimo»

Oggi a Kabul governo riunito per prendere una decisione

da Kabul

L’afghano arrestato per essersi convertito al cristianesimo e passibile di pena di morte per apostasia «potrebbe essere presto liberato». Lo ha riferito all’agenzia France Presse un portavoce della presidenza della Repubblica di Kabul.
Il portavoce, Khaleeq Ahmad, ha annunciato che sul caso di Abdul Rahman, il cittadino afghano che rischia di andare al patibolo per aver lasciato la religione islamica ed essersi convertito 16 anni fa al cristianesimo, oggi si terrà una «riunione straordinaria» di alti responsabili governativi. Secondo Ahmad, l’esito della riunione potrebbe portare a una rapida scarcerazione di Rahman.
Sulla questione sono intervenuti numerosi governi e istituzioni occidentali. Il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ne aveva parlato telefonicamente giovedì con il presidente afghano Hamid Karzai. Per rispetto alla sovranità del governo di Kabul, il capo della diplomazia americana non aveva chiesto esplicitamente il blocco del processo e la liberazione del detenuto, ma aveva invitato Karzai a trovare una soluzione che tenesse conto della necessità di rispettare «la libertà di religione e la libertà di espressione».

Sempre giovedì, la vicenda era stata anche al centro di un colloquio telefonico fra il cancelliere tedesco Angela Merkel e Karzai, durante il quale il presidente afghano aveva assicurato che sarebbe stata trovata «una rapida soluzione nell’ambito della legislazione afghana e nel rispetto degli impegni internazionali assunti dall’Afghanistan ».

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