Torna la «social card», o più precisamente, la carta acquisti del governo Berlusconi. Solo che il finanziamento della tessera a favore delle fasce più deboli sarà soggetta a una nuova sperimentazione che dovrebbe servire a concedere il beneficio in modo più selettivo. Intanto riguarderà solo i comuni con più di 250mila abitanti. A decidere chi saranno i beneficiari e a quanto ammonterà saranno i Comuni e la cifra per finanziare la proroga è stata fissata in 50 milioni di euro. La carta sarà legata a programmi di reinserimento nel mondo del lavoro.
Anche nel caso delle politiche sociali, gli sforzi del governo sono tutti finalizzati alla digitalizzazione. Da maggio tutti i versamenti allInps dovranno essere fatti con strumento di pagamento elettronici. Lo stesso ente di previdenza diventerà il guardiano, sulle misure di assistenza. Si occuperà di monitorare la spesa e invierà al ministero del Lavoro le segnalazioni in caso di discordanza dei dati tra le prestazioni e lIsee (il cosiddetto riccometro).
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