Previdenza e pensioni

In pensione senza i contributi necessari. Ecco come fare

I caregiver possono iscriversi al Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari

In pensione senza i contributi necessari. Ecco come fare

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Andare in pensione senza aver versato i contributi necessari è possibile. Nel mondo della previdenza esistono alcune possibilità per caregiver e persone che non lavorano. Per queste categorie di persone, quindi donne e uomini non autonomi, liberi professionisti, Partite IVA o dipendenti presso aziende pubbliche e private che non sono riusciti a maturare i requisiti per la pensione, esistono delle opportunità specifiche che sono riconducibili al Fondo dedicato presso l’INPS. Ecco tutte le informazioni.

Caregiver

I caregiver possono iscriversi al “Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari”. Si tratta di un aiuto previdenziale pensato per caregiver familiari e chi in generale si occupa di curare i componenti della famiglia a livello professionale. Si tratta di un’opzione facoltativa. A questo fondo è possibile iscriversi se non si è titolari di pensione o possibili forme di lavoro retribuito, inoltre viene incluso anche chi lavora part-time senza avere la possibilità di maturare una pensione minima. È possibile inoltrare la domanda sul sito dell’Inps e iniziare a versare i contributi appena si ricevono i bollettini.

La previdenza per le casalinghe

La prestazione previdenziale alla quale possono accedere donne e uomini iscritti al Fondo Casalinghe viene conferita se sono stati raggiunti almeno cinque anni di contributi. Chi usufruisce di questo fondo può accedervi in alternativa a una pensione di inabilità che riguarda coloro che hanno un’invalidità confermata oppure a una pensione di vecchiaia, bisogna però aver compiuto almeno 57 anni o 65 nel caso in cui i versamenti non possano coprire la maturazione di un assegno previdenziale uguale all’importo dell’assegno sociale aumentato del 20%.

Gli importi

In merito ai versamenti per la pensione casalinghe viene richiesto un minimo di 26 euro ogni mese e nel momento in cui si raggiunge la soglia di 310 euro si ottiene un anno di contribuzione. Nel caso in cui i contributi non siano sufficienti per maturare la pensione le cifre versate verranno perse poiché non possono essere utilizzati per la ricongiunzione con i contributi in altre gestioni. In merito alle cifre la pensione casalinghe è variabile in base ai versamenti. Mediamente con 35 anni di contributi si arriva a circa mille euro al mese, inoltre nel calcolo viene tenuto conto della rivalutazione periodica Istat sul Pil. In merito al calcolo è necessario moltiplicare il montante contributivo per il coefficiente di rivalutazione e dividere tutto per tredici mensilità.

La pensione sociale

Anche per chi non ha mai lavorato è possibile percepire un assegno previdenziale che viene conferito a donne e uomini con 67 anni d’età, cittadinanza italiana, oppure di un altro paese europeo, basta essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza o cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre è richiesta la residenza stabile e continuativa in Italia da almeno 10 anni. Infine bisogna provare la situazione di “stato di bisogno” tramite un reddito inferiore alla soglia che viene definita ogni anno.

Complessivamente la pensione sociale ammonta a 503 euro al mese per 13 mensilità.

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