Assegno Unico, nel 2026 importi più alti e soglie Isee aggiornate: cosa cambia per le famiglie

L’importo massimo sale a 204 euro, quello minimo a 58,5. Aggiornati anche i bonus per disabilità e famiglie numerose

Assegno Unico, nel 2026 importi più alti e soglie Isee aggiornate: cosa cambia per le famiglie
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Dal 1° gennaio 2026 scatterà l’adeguamento automatico dell’Assegno Unico per i figli, con un aumento medio stimato tra l’1,6 e l’1,7%. L’incremento, calcolato sulla base della rivalutazione Istat, porterà l’importo massimo mensile da 201 a 204 euro per figlio, mentre quello minimo salirà da 57,5 a circa 58,5 euro. Si tratta di un ritocco limitato ma significativo, pensato per compensare gli effetti dell’inflazione e mantenere stabile il sostegno alle famiglie.

Rivalutazione automatica e nessuna nuova domanda

Il meccanismo di adeguamento, introdotto con il Decreto Legislativo n. 230 del 2021, consente di aggiornare in modo automatico gli importi senza che i beneficiari debbano presentare una nuova domanda. Tuttavia, per ricevere l’importo corretto, sarà indispensabile avere un Isee 2026 aggiornato. In assenza di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), l’Inps continuerà ad applicare temporaneamente l’importo minimo previsto per chi non dispone di un indicatore valido.

Nuove soglie e importi adeguati al costo della vita

Con l’aumento, cambiano anche le soglie Isee utilizzate per calcolare le diverse fasce di contribuzione. Un nucleo con un Isee fino a 17.520 euro riceverà circa 204 euro al mese per figlio, mentre chi si colloca intorno ai 21.800 euro ne percepirà 182,8. Le famiglie con un Isee compreso tra 26.100 e 26.300 euro riceveranno 160,6 euro, mentre per chi non presenta l’indicatore resta l’importo minimo, che salirà a 58,5 euro. Si tratta di variazioni lievi ma coerenti con la logica di mantenere invariato il potere d’acquisto, adeguando progressivamente la misura all’andamento dei prezzi.

Disabilità e famiglie numerose, aumentano anche le maggiorazioni

La rivalutazione interesserà anche le maggiorazioni previste per alcune categorie. Per i figli non autosufficienti l’incremento mensile salirà a circa 122,7 euro, per quelli con disabilità grave a 111 euro, mentre per le disabilità medie si arriverà a 99,4 euro. Restano confermate le maggiorazioni per i nuclei con più di tre figli e per le madri con meno di 21 anni, anch’esse soggette alla rivalutazione Istat.

Cosa serve per ottenere gli aumenti

Per accedere agli importi aggiornati, le famiglie dovranno semplicemente aggiornare la DSU e ottenere un Isee valido per l’anno in corso. Non sarà necessario presentare una nuova domanda, a meno che non vi siano variazioni nella composizione del nucleo, come la nascita di un figlio, un decesso, il raggiungimento della maggiore età o una modifica dello stato di disabilità. Tutte le verifiche potranno essere effettuate sul portale Inps dedicato all’Assegno Unico, dove è disponibile anche una funzione di simulazione per calcolare in tempo reale l’importo spettante.

Pagamenti da marzo e spesa pubblica oltre i 12 miliardi

Gli assegni con gli importi rivalutati arriveranno a partire da marzo 2026, seguendo la tempistica già adottata negli anni precedenti. L’aumento sarà riconosciuto automaticamente a tutti i nuclei con domanda attiva e Isee aggiornato.

Nei primi sette mesi del 2025, l’Inps ha già erogato oltre 11,5 miliardi di euro a più di 5 milioni di famiglie. Con l’adeguamento del 2026, la spesa complessiva per l’Assegno Unico dovrebbe superare la soglia dei 12 miliardi di euro, confermandosi una delle principali voci di sostegno al reddito familiare in Italia.

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