Assegno unico, non basta la domanda: tutte le novità

Da marzo chi ancora non avesse provveduto dovrà inoltrare una nuova richiesta al fine di ottenere la misura

Assegno unico, non basta la domanda: tutte le novità
00:00 00:00

Novità in arrivo per l’assegno unico. Gli aggiornamenti riguardano chi ancora non avesse provveduto nell'inoltrare una nuova domanda della misura. La specifica dell’Inps prevede che la possibile presentazione della richiesta di ADI da parte dei nuclei potenziali beneficiari della nuova misura non sostituisca in alcun modo la domanda di AUU che, come spiegato dall’istituto, "deve essere sempre presentata per poter beneficiare della prestazione familiare". Ecco tutte le informazioni fornite da parte dell'Inps.

Il decreto legge

Il decreto-legge 4 maggio 2023, numero 48 è stato convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, numero 85. Il documento ha istituito dal primo gennaio 2024 delle specifiche in merito all'Assegno di inclusione (ADI) il quale riguarda i nuclei familiari dove sono presenti figli minori, disabili, componenti con almeno sessant'anni di età o in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari.

Il messaggio

Il messaggio in quesitone mette in evidenza alcuni cambiamenti riguardanti i nuclei familiari per i quali è terminata la possibilità di usufruire del reddito di cittadinanza (RdC) al 31 dicembre 2023 e ai quali l'Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) veniva versato come quota integrativa dello stesso Reddito. Nel caso in cui questi soggetti non avessero inoltrato la domanda di AUU la prestazione verrà erogata ancora tramite la carta del Reddito di Cittadinanza per tutto l’importo spettante. Inoltre non saranno previste soluzioni di continuità fino al mese di febbraio 2024 e verrà considerato l’Isee valido fino al 31 dicembre del 2023.

L’erogazione

Al fine di ottenere il versamento degli importi dell'Assegno unico universale per i figli a carico l’Istituto ha specificato che è necessario, per coloro che hanno presentato la relativa domanda, effettuare la verifica della correttezza dei dati di pagamento indicati. Nello specifico, ricorda l’Inps, è importante controllare l'esattezza del codice Iban del conto corrente o della carta prepagata "che deve essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione".

La presentazione della domanda

In merito alla presentazione della domanda di Assegno unico assieme all'Isee aggiornato, questi si possono inoltrare entro il 30 giugno 2024.

Entro tale data non verranno persi gli arretrati, i quali verranno versati attraverso un conguaglio. Nel caso in cui non ci fosse un Isee valido, l’AUU verrà calcolato partendo da marzo 2024 e l’importo rispetterà quanto specificato nella norma.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica