Previdenza e pensioni

Pensioni, ecco tutti gli aumenti del 2024

Con l’anno nuovo le pensioni potrebbero vedere degli incrementi importanti degli importi

Pensioni, ecco tutti gli aumenti del 2024

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Pensioni, ecco tutti gli aumenti del 2024

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Già da inizio del 2024 le pensioni dovrebbero beneficiare di un ulteriore aumento rispetto a quelli già stanziati per l’anno in corso.

Con la riforma delle pensioni e i possibili provvedimenti ad hoc che potrebbero uscire nei prossimi mesi, si intravedono delle modifiche più agli assegni che dovrebbero registrare il segno più sia grazie alla rivalutazione annuale - che adegua le somme versate al costo della vita - sia per i nuovi provvedimenti a cui il governo Meloni starebbe pensando e che coinvolgerebbero, questa volta, anche gli assegni di invalidità esclusi nella “precedente tornata”.

Rivalutazione degli assegni

Ogni anno, sulle base dei dati Istat, si procede ad adeguare le pensioni all'aumento del costo della vista; si tratta di un modello perequativo che permette la progressiva rivalutazione dell’importo dell’assegno in base all’inflazione.

Quest’anno gli incrementi registrati sono stati importanti, soprattutto per le pensioni superiori a due volte l’importo previsto per le minime, per andare via via a decrescere per le pensioni più alte, come abbiamo descritto in un precedente articolo de IlGiornale.It.

Dalle stime previste nel Def (documento di economia e finanza), per fine anno il tasso di inflazione dovrebbe attestarsi sul 5,4%; pertanto le pensioni saranno rivalutate della stessa percentuale ma tenendo conto degli scaglioni nella rivalutazione parziale che scattano per gli importi superiori di 4 volte la minima.

Superati questi importi il tasso di rivalutazione sarà applicato in modo parziale con una percentuale che va dall’85% al 32% in relazione alla somma dell’assegno.

Aumento degli importi

Non è da escludere che si possa procedere a nuovi aumenti sulle minime, su cui sono già attivi gli incrementi dell’1,5% (che sale al 2,7% per gli over 75) oltre la rivalutazione. Questa volta, però, ad essere coinvolti sarebbero anche quelle d’invalidità, fino a oggi escluse dalla rivalutazione straordinaria.

Nel frattempo, buone notizie per i pensionati con assegno minimo che tra non molto vedranno le loro pensioni pesare un pò di più.

Riforma fiscale

L’aumento strutturale, però, potrebbe concretizzarsi con la riforma fiscale che andrebbe ad incidere sugli scaglioni delle aliquote irpef con il conseguente taglio delle imposte sui redditi.

Al momento si ipotizza l’accorpamento delle prime due fasce di reddito (sino ai 15mila e 28mila) che avrebbero un’aliquota unica al 23%.

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