
Con l’arrivo della stagione fiscale, milioni di contribuenti italiani attendono con attenzione i rimborsi IRPEF derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2025 (relativa all’anno d’imposta 2024). Ma quando arrivano i soldi? Chi ha diritto al rimborso? E cosa succede in caso di ritardi? Ecco tutto ciò che occorre sapere.
Cosa sono i rimborsi IRPEF e come funzionano
Il rimborso IRPEF è la restituzione delle imposte pagate in eccesso durante l’anno precedente, grazie a detrazioni e deduzioni fiscali (ad esempio per spese sanitarie, interessi su mutui, familiari a carico, ecc.). Se queste spese riducono l’imposta dovuta a un valore inferiore a quanto già versato, il contribuente matura un credito che viene rimborsato.
Chi ha diritto al rimborso
- Lavoratori dipendenti: ricevono il rimborso direttamente in busta paga, tramite il sostituto d’imposta (datore di lavoro).
- Pensionati: ottengono il rimborso tramite il cedolino della pensione, in genere dopo due mensilità dalla presentazione.
- Contribuenti senza sostituto d’imposta: come autonomi o disoccupati, ricevono il rimborso dall’Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario o, in mancanza di IBAN, assegno postale.
Requisiti per ottenere il rimborso
Per ricevere il rimborso è necessario:
- Aver presentato correttamente il Modello 730/2025 entro il 30 settembre.
- Avere un credito IRPEF maturato da detrazioni o deduzioni.
In assenza di sostituto d’imposta, aver comunicato all’Agenzia delle Entrate un codice IBAN valido.
Quando arrivano i rimborsi 730: il calendario 2025
Per lavoratori dipendenti (con sostituto d’imposta):
- 730 inviato entro il 31 maggio - rimborso a luglio
- Tra 1 e 20 giugno - rimborso ad agosto
- Tra 21 giugno e 15 luglio - rimborso a settembre
- Tra 16 luglio e 31 agosto - rimborso a ottobre
- Tra 1 e 30 settembre - rimborso da novembre
Il conguaglio IRPEF viene solitamente erogato nella retribuzione di luglio, pagata entro le prime settimane di agosto.
Per pensionati (via INPS):
- Invio entro maggio - rimborso ad agosto
- Presentazione tra giugno e luglio - tra settembre e ottobre
- Presentazione tardiva (agosto o settembre) - da novembre o dicembre
Per chi non ha un sostituto d’imposta:
- Crediti fino a 1.000 €: rimborso da dicembre 2025
- Crediti tra 1.000 e 4.000 €: entro marzo 2026
- Crediti oltre 4.000 € o con incongruenze: possibili ritardi per verifiche dell’Agenzia
Perché i rimborsi possono subire ritardi
Ritardi possono verificarsi se:
- L’importo del rimborso supera i 4.000 euro
- Ci sono errori o incongruenze nei dati trasmessi (modelli CU, dati precompilati, ecc.)
In questi casi, l’Agenzia delle Entrate può avviare controlli preventivi prima di autorizzare il pagamento.
Cosa fare in caso di ritardo o mancato accredito
- Controllare lo stato del rimborso sul portale dell’Agenzia delle Entrate (Cassetto Fiscale) o su INPS se si è pensionati.
- Se si ha un datore di lavoro, verifica che il modello 730-4 sia stato correttamente ricevuto e gestito.
- In assenza di sostituto, ci si può rivolgere direttamente all’Agenzia delle Entrate territorialmente competente.
Il diritto al rimborso non decade prima di 10 anni dalla presentazione della dichiarazione. I rimborsi del modello 730 rappresentano un momento atteso da molti contribuenti.
Conoscere tempistiche, modalità e possibili ostacoli permette di evitare sorprese e agire tempestivamente in caso di problemi. Chi non ha ancora presentato il 730 ha tempo fino al 30 settembre 2025 per farlo.