Rimborsi 730: quando arrivano, a chi spettano e cosa fare in caso di ritardi

Nel 2025 i rimborsi IRPEF del modello 730 arrivano tra luglio e novembre per i lavoratori, e tra agosto e dicembre per i pensionati. Chi non ha un sostituto d’imposta riceverà il rimborso dall’Agenzia delle Entrate entro sei mesi. Serve presentare il 730 entro il 30 settembre e, se necessario, comunicare l’IBAN. In caso di ritardi, è possibile controllare lo stato online

Rimborsi 730: quando arrivano, a chi spettano e cosa fare in caso di ritardi
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Con l’arrivo della stagione fiscale, milioni di contribuenti italiani attendono con attenzione i rimborsi IRPEF derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2025 (relativa all’anno d’imposta 2024). Ma quando arrivano i soldi? Chi ha diritto al rimborso? E cosa succede in caso di ritardi? Ecco tutto ciò che occorre sapere.

Cosa sono i rimborsi IRPEF e come funzionano

Il rimborso IRPEF è la restituzione delle imposte pagate in eccesso durante l’anno precedente, grazie a detrazioni e deduzioni fiscali (ad esempio per spese sanitarie, interessi su mutui, familiari a carico, ecc.). Se queste spese riducono l’imposta dovuta a un valore inferiore a quanto già versato, il contribuente matura un credito che viene rimborsato.

Chi ha diritto al rimborso

  • Lavoratori dipendenti: ricevono il rimborso direttamente in busta paga, tramite il sostituto d’imposta (datore di lavoro).
  • Pensionati: ottengono il rimborso tramite il cedolino della pensione, in genere dopo due mensilità dalla presentazione.
  • Contribuenti senza sostituto d’imposta: come autonomi o disoccupati, ricevono il rimborso dall’Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario o, in mancanza di IBAN, assegno postale.

Requisiti per ottenere il rimborso

Per ricevere il rimborso è necessario:

  • Aver presentato correttamente il Modello 730/2025 entro il 30 settembre.
  • Avere un credito IRPEF maturato da detrazioni o deduzioni.

In assenza di sostituto d’imposta, aver comunicato all’Agenzia delle Entrate un codice IBAN valido.

Quando arrivano i rimborsi 730: il calendario 2025

Per lavoratori dipendenti (con sostituto d’imposta):

  • 730 inviato entro il 31 maggio - rimborso a luglio
  • Tra 1 e 20 giugno - rimborso ad agosto
  • Tra 21 giugno e 15 luglio - rimborso a settembre
  • Tra 16 luglio e 31 agosto - rimborso a ottobre
  • Tra 1 e 30 settembre - rimborso da novembre

Il conguaglio IRPEF viene solitamente erogato nella retribuzione di luglio, pagata entro le prime settimane di agosto.

Per pensionati (via INPS):

  • Invio entro maggio - rimborso ad agosto
  • Presentazione tra giugno e luglio - tra settembre e ottobre
  • Presentazione tardiva (agosto o settembre) - da novembre o dicembre

Per chi non ha un sostituto d’imposta:

  • Crediti fino a 1.000 €: rimborso da dicembre 2025
  • Crediti tra 1.000 e 4.000 €: entro marzo 2026
  • Crediti oltre 4.000 € o con incongruenze: possibili ritardi per verifiche dell’Agenzia

Perché i rimborsi possono subire ritardi

Ritardi possono verificarsi se:

  • L’importo del rimborso supera i 4.000 euro
  • Ci sono errori o incongruenze nei dati trasmessi (modelli CU, dati precompilati, ecc.)

In questi casi, l’Agenzia delle Entrate può avviare controlli preventivi prima di autorizzare il pagamento.

Cosa fare in caso di ritardo o mancato accredito

  • Controllare lo stato del rimborso sul portale dell’Agenzia delle Entrate (Cassetto Fiscale) o su INPS se si è pensionati.
  • Se si ha un datore di lavoro, verifica che il modello 730-4 sia stato correttamente ricevuto e gestito.
  • In assenza di sostituto, ci si può rivolgere direttamente all’Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

Il diritto al rimborso non decade prima di 10 anni dalla presentazione della dichiarazione. I rimborsi del modello 730 rappresentano un momento atteso da molti contribuenti.

Conoscere tempistiche, modalità e possibili ostacoli permette di evitare sorprese e agire tempestivamente in caso di problemi. Chi non ha ancora presentato il 730 ha tempo fino al 30 settembre 2025 per farlo.

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