Previsioni nere se salta il Pgt: «Milano perderà 3 punti di Pil»

Sembra quasi un rito scaramantico. Negli uffici che gestiscono l’Urbanistica del Comune - e dove è stato partorito il Piano di governo del territorio - hanno provato a immaginare la rassegna stampa il giorno dopo un eventuale stop al documento che rivoluzionerà la città da qui al 2030. I titoli vanno da «Perdita di 3 punti del Pil per la mancata approvazione del Pgt: Milano torna a produrre meno di 50 miliardi di euro, ai livelli del 2000» a «Emissioni record di Co2, Milano disattende gli obiettivi europei: ancora 500mila caldaie inquinanti da riconvertire». Perché Pgt vuol dire nuove linee metropolitane, trasformazione delle vecchie ferrovie dismesse in quartieri residenziali, verde, servizi. E investimenti per 2,6 miliardi sull’housing sociale o possibilità di costruire edifici che risparmiano energia.
Sul Pgt regna un grosso ma. Dopo due settimane di consiglio comunale bloccato e sostituito da tavoli di trattativa tra maggioranza e opposizione, mercoledì prossimo si torna in aula. E Pd e sinistra radicale dovranno dire se ritirano i quasi mille emendamenti che bloccano il documento, per ragionare su un pacchetto di modifiche bipartisan, da approvare (con il Pgt) entro metà giugno. É il tetto massimo fissato dall’assessore Carlo Masseroli. Assolombarda, Camera di commercio, il mondo delle università di cui è portavoce il rettore del Politecnico Giulio Ballio e Assimpredil ieri hanno già indicato la strada: «Sul Pgt si è discusso fin troppo, adesso l’aula lo voti per sbloccare investimenti e grandi opere». Al coro si uniscono il direttore della Casa della Carità, Legacoop Lombardia e Fondazione Cariplo, accomunate dall’obiettivo di moltiplicare l’housing sociale. Cioè: l’offerta di affitti a canone moderato. Il Comune ha già programmato 6.787 posti letto economici per gli universitari, sta assegnando o realizzando altri 6.681 alloggi low cost. Ma è l’inizio. Masseroli sintetizza la novità del Piano: «All’operatore diciamo che ha un indice di edificabilità dello 0,65, ma può arrivare a uno. Lo 0,35 non lo paga, ma deve costruirci housing sociale.

La plusvalenza sarà ridotta, perchè dovrà venderlo a 2mila euro al metro quadro o affittarlo a 500 euro al mese, ma l’avrà avuto gratis». Una strategia sponsorizzata dall’opposizione. Ma senza l’ok a tutto il «pacchetto Pgt», se ne va anche questa opportunità.

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