Preziosi denuncia Gallo: estorsione

Preziosi denuncia Gallo: estorsione

Luca Russo

L'accusa contenuta nella denuncia presentata da Enrico Preziosi ai carabinieri della Compagnia di Genova Portoria è pesante: estorsione. E il destinatario di questo provvedimento è un personaggio noto nell'ultima, terribile estate rossoblù, l'ex presidente del Venezia Luigi Gallo. Preziosi si è presentato nella caserma di via Serra, nel cuore della città, nella tarda mattinata di ieri dopo essere stato a colloquio per quasi due ore al nono piano del palazzo di giustizia con il procuratore capo della Repubblica di Genova, Francesco Lalla. Secondo la denuncia, Gallo avrebbe offerto recentemente al presidente rossoblù ritrattazioni e appoggi sul caso Genoa-Venezia in cambio di denaro. Ora gli atti di questa vicenda verranno trasmessi alla procura e già all'inizio della settimana prossima non si possono escludere clamorosi sviluppi. Luigi Gallo, imprenditore edile genovese, era finito alla ribalta delle cronache subito per l'acquisto del Venezia, poi fallito, quindi per la vicenda della falsa fideiussione fornita al Torino per la quale era finito anche in carcere.
A palazzo di giustizia nessun interrogatorio, nessuna deposizione, il presidente del Genoa si è presentato nell'ufficio di Lalla per fare alcune dichiarazioni spontanee. «Preziosi mi ha chiesto un incontro, è venuto e mi ha raccontato - ha dichiarato il procuratore capo - Tutto qua». Il magistrato non ha voluto precisare se il faccia a faccia con Preziosi sia stato incentrato sull' esposto presentato dallo stesso ex presidente del Genoa, esposto che aveva dato origine a un' indagine sull' ipotesi di falso in atto pubblico per alcune presunte difformità (come la presunta presenza della procura federale nei giorni della Camera di Consiglio e come la presenza di date diverse inserite in documenti identici) inserite negli atti con i quali Disciplinare e Caf hanno condannato il Genoa alla C1. E anche Preziosi all'uscita dal tribunale, pur mostrando grande serenità, non ha voluto rivelare di più. «Comunque - ha detto - esiste sempre e solo una verità, quella dei fatti. Io sono tranquillo e molto, molto sereno. E poi la giustizia ordinaria ha tempi più lunghi di quella sportiva, tempi che permettono approfondimenti». Come quello di ieri mattina. Già, ma su che cosa? Forse proprio su Luigi Gallo e sulle voci di nuovi indagati nell'inchiesta per frode sportiva aperta dalla procura di Genova che ha fatto partire sei avvisi di conclusione di indagini. Ma anche su questo Preziosi, passeggiando sotto i portici di via V Dicembre, circondato da giornalisti, non ha voluto aggiungere di più. «Non ho commenti da fare - ha detto - e poi di presidenti, o di ex presidenti, non parlo». Più loquace il presidente rossoblù è apparso invece quando si è trattato di parlare del suo Genoa. «Nelle prossime due partite servono sei punti anche se vorrei chiedere di più - ha dichiarato perentoriamente - Partitissima quella con lo Spezia? Beh intanto pensiamo al San Marino, un incontro quasi internazionale, e poi per me sono tutte partitissime.

Certo, quella con un avversario qualificato e agguerrito richiede maggiori motivazioni, ma motivazioni ce ne sono da vendere». «Noi - ha concluso - abbiamo un solo obiettivo che non è vivacchiare, ma rimediare alla grandine d' estate». E poi via sulla sua Bmw con il consueto sorriso sulle labbra.

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