«Preziosi mi paga in Gormiti»

(...) di Gian Piero Gasperini avviene nel primo pomeriggio: contatto col nuovo ambiente, venti minuti di massaggi bastano e avanzano e poi, alle 14,50 spaccate, eccolo fare capolino dalle scalette dello spogliatoio. Maglia d’allenamento del Grifone, stempiatura incipiente, chioma canuta, l’attempato fantasista rossoblù comincia a corricchiare a ritmo blando, prende il pallone sul destro - mica male il tocco - e comincia a scambiarlo col preparatore dei portieri Spinelli. La cinquantina di tifosi accorsi per la sua prima al “Signorini” lo accoglie con applausi a scena aperta. Gnoccao, palleggia, ringrazia e inizia lo show: «Sono qui su richiesta di Milito. Mi ha detto che non è servito bene e gli manca un trequartista di qualità. Io mi sono imbottito di Epo, mi sono allenato col mio preparatore atletico personale Victoria Silvstedt e sono pronto. Ho chiesto di essere pagato in Gormiti, anche se c’è stato qualche problema: Preziosi me ne ha offerti 3 a partita, io ne voglio 6».

Tra risate, gag e baci a Gasperini («Mi sbilancio - ammette sul nuovo numero 54 il mister di Grugliasco - giocherà sicuro con la Fiorentina»), Gnocchi smentisce possibili rivalità con Thiago Motta («Col nonno abbiamo giocato insieme a Barcellona») e dichiara di adattarsi bene a qualsiasi modulo, rombo o triangolo che sia («Sono socio di un club di scambisti quindi mi adatto a tutto»), ma sul Genoa non scherza: «È una squadra che mi piace molto».

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