Cronache

Preziosi riabbraccia squadra e pubblico

Preziosi riabbraccia squadra e pubblico

Probabilmente nel suo soggiorno forzato prima a Desenzano e poi a Cadorago è stata una delle cose che gli è mancata di più: l'abbraccio con i tifosi che ieri al Signorini erano in alcune centinaia per salutare il suo ritorno. Enrico Preziosi è arrivato al Pio poco prima delle 15 a bordo della sua Bmw. Accompagnato dal direttore sportivo Angelo Fabiani, il presidente si è subito tuffato nella realtà rossoblù confrontandosi con i suoi dipendenti e soprattutto con i suoi calciatori. Più tardi il proprietario del Genoa si è piazzato ai bordi del terreno, da dove ha iniziato a seguire l'allenamento della squadra. Il suo ritorno in campo è stato accolto da due striscioni «Preziosi a vita» e «Con te anche all'inferno» e da una serie di cori all'unisono «Enrico, Enrico» e «C'è solo un presidente». Parole che combaciano con la presa di posizione ufficiale di Ahmad Fouzi Hadj, il facoltoso siriano, presidente della Lucchese, che ieri ha chiarito con un comunicato formale la sua intenzione di non trattare in alcun modo l’acquisto della socità rossoblù.
Per ricambiare tanto affetto «The Joker» ha compiuto un lungo giro sotto la tribuna tra baci, applausi e autografi. Un gruppo di tifosi, promotori della raccolta di e-mail stoconpreziosi@tiscali.it lanciata via internet, gli ha consegnato un faldone fatto di mille messaggi di stima che lo hanno commosso. Preziosi, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa, si è poi intrattenuto con Carlo Bindella, membro del collegio sindacale rossoblù, molto probabilmente anche su quanto accadrà la settimana prossima quando dovrebbe essere presentato, dopo tanti slittamenti, il Progetto Genoa. Nessun commento dunque nemmeno sulla vicenda Como che ieri ha registrato l'ennesima puntata con la testimonianza rilasciata da Luciano Moggi alla procura lariana. Il dg della Juventus, indagato insieme all'industriale dei giocattoli per concorso in bancarotta del Como, ha chiarito di aver versato nelle casse del Genoa i soldi promessi al club lariano per il passaggio dei giocatori Piccolo e Pederzoli. Secondo Moggi Preziosi si sarebbe poi «dimenticato» di farli tornare sul Lario magari sotto forma di elargizione.
Dall’infermeria intanto è arrivata una cruda sentenza: Stefano De Angelis, alle prese con una lesione muscolare al flessore della coscia sinistra, dovrà stare fermo per 25 giorni. È l'ennesima tegola caduta sulla squadra di Vavassori che dal suo arrivo non ha mai potuto disporre dell'intera rosa. Accanto a De Angelis resta fermo infatti ancora Nicola Caccia che ne avrà fino a novembre. Buone notizie invece per Gianluca Lamacchi che potrebbe candidarsi ad un ruolo da titolare per la trasferta di Salerno. Domani invece nel match con il Pavia che sarà diretto dall'arbitro Antonio Damato di Barletta, dovrebbe fare il suo debutto stagionale Francesco Baldini. Completamente ristabilito, il centrale difensivo andrà a colmare il vuoto lasciato da Stellini temporaneamente spostato a sinistra. Atteso anche il ritorno di Lucas Rimordi completamente recuperato dall'infortunio muscolare e pronto a giocare in un centrocampo a quattro composto anche da Tedesco, De Vezze e Coppola. Resta un punto interrogativo in porta anche se Massimo Gazzoli, ieri regolarmente in campo con i compagni, sembra in grado di recuperare.

Nel caso non ce la facesse è pronto Nicola Barasso.

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