Preziosi: «Vedrò Genoa-Venezia in gradinata Nord»

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GIovanni Porcella

Saranno più che ad Empoli. Almeno quindicimila tifosi del Genoa sono pronti all’esodo verso Piacenza, dove domenica la squadra rossoblù potrebbe già festeggiare la promozione in serie A. Un’attesa che dura da una decina di anni ma che sembra dover finire entro pochi giorni. Per questo la ricerca di un biglietto è spasmodica. Il Piacenza, che dal punto di vista della squadra e della sua classifica non ha più nulla da dire, fino a ieri non ha concesso più di 15mila tagliandi dello stadio Garilli che ha una capienza intorno ai ventimila posti. La società emiliana ha circa 4000 abbonati. Verranno sistemati nella loro curva e quelli dei distinti verranno spostati in tribuna, i genoani potranno così disporre dei popolari riservati agli ospiti e del settore distinti che contiene circa 7000 posti. Ieri si è tenuta una riunione alla prefettura di Piacenza per discutere le misure da adottare per far fronte all’enorme richiesta di biglietti da parte genoana. Richiesta che supera i 20mila biglietti, ma molti saranno quelli che dovranno restare a casa.
E l’euforia contagia anche il presidente Enrico Preziosi che è intervenuto al secondo Workshop rossoblù, il meeting degli sponsor del Grifone: «Vogliamo il primo posto e chiudere la questione promozione già a Piacenza - ha detto il presidente - Se non sarà così, prepareremo la gara col Venezia che ho intenzione di vedere dalla gradinata Nord. È un desiderio che ho da alcuni mesi ed ora credo che potrò esaudirlo». Preziosi ha vinto la sua sfida personale con la città, ma alla Genova del potere e dei salotti non chiederà nulla: «Ho il mio rapporto con la gente, con la tifoseria e questo mi basta. Se mi offriranno un caffè andrà benissimo così, altrimenti pazienza, non c’è alcun problema».
Il numero uno rossoblù si è detto infastidito dalle voci su Cosmi: «Le ho subito giudicate inopportune e anche gravi. Hanno turbato molto l’ambiente», mentre sul futuro è abbottonato: «Per rispetto a questa squadra non abbiamo mai parlato di mercato. Certo, ci siamo già mossi perché la mia intenzione è quella di fare una squadra che sia in grado di non pensare solo alla salvezza, ma a questo splendido gruppo di giocatori, il migliore che ho avuto da quando mi occupo di società di calcio, dico di stare tranquilli perché non faremo stravolgimenti.

Il numero più alto in pagella? Un dieci lo darei a Rimoldi che ha giocato pochissimo, ma ha saputo rimanere tranquillo senza creare problemi a nessuno. Un discorso che vale anche per altri». Infine un tuffo all’indietro: «Non ho mai temuto di perdere la serie A – ha confidato Preziosi – anche se nel girone di ritorno abbiamo perso un po’ di serenità».

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