Siamo allultimo appello, questa volta diretto allopposizione. Se i pareri negativi sui disastri della politica urbanistica della Giunta, così come sui contenuti del nuovo Piano Regolatore, possono anche apparire opinabili, quelli sulle abnormi procedure seguite per la definitiva approvazione superano ogni limite di tollerabilità giuridica ed etica. Ulteriore acquiescenza, più o meno tacita, da parte dellopposizione sarebbe inspiegabile e costituirebbe una complicità gravissima, oltre che un errore politico nel momento in cui i romani stanno per tornare alle urne per ben cinque elezioni.
Non ci facciamo ingannare dalle intimidazioni secondo cui lulteriore mancanza del Piano avrebbe gravi conseguenze sulla città, anzi, è esattamente il contrario. Senza il Piano in questi ultimi anni è stato fatto di tutto (salvo ciò che sarebbe stato corretto, come ledilizia economica e popolare), caso per caso, con procedure strane e arbitrarie. La presenza di questo Piano renderebbe solo più facile proseguire questo modo di procedere e, si badi bene, non solo e non tanto perchè esso prevede altre operazioni sciagurate, ma perché attraverso i cosiddetti «progetti urbani» e altri strumenti del genere, consente di seguitare a fare di tutto.
Non voglio ricordare qui gli infiniti stratagemmi cui la giunta è ricorsa per impedire un serio esame del Piano anche presso la Regione - evitandone ad esempio lesame da parte del Comitato Tecnico consultivo - e «istituzionalizzare» la partecipazione popolare. Tutti hanno avvertito che negli ultimi anni lopposizione o, almeno, suoi singoli componenti, hanno troppo spesso chiuso un occhio - o tutti e due - su interventi che anche solo una tacita astensione (o assenza) ha consentito, e non vorremmo ricordare proprio ora queste circostanze. I romani non sono più disponibili a tollerarlo e hanno ora a portata di mano il modo per dimostrarlo.
Ai consiglieri comunali ancora non è stato fatto conoscere cosa domani saranno chiamati a votare e si tratta di materia ampia, complessa e delicata.
*Presidente dellUnione
Cattolica Italiana Tecnici
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