«Primari, giù le mani dal centro di Aiuti»

«Primari, giù le mani dal centro di Aiuti»

Uno dei fiori all’occhiello della sanità nazionale rischia di appassire. Il senatore di An Francesco Storace ieri ha lanciato l’allarme attraverso un’interrogazione al ministro della Salute denunciando «gravissime manovre» che mirano a smantellare il centro per la lotta all’Aids, istituito nel 1987 presso il policlinico Umberto I dal professor Fernando Aiuti.
«Questa struttura ha sempre svolto un’attività assistenziale, di ricerca e di didattica eccellente - sottolinea Storace -. I vertici dell’azienda, però, ora vogliono smembrare il nucleo di esperti che ha lavorato per 14 anni gomito a gomito con il Aiuti, per far prevalere la logica del risparmio».
Da sette mesi il luminare è stato «messo da parte» per quanto riguarda i suoi compiti relativi alla parte assistenziale, nonostante la legge Moratti prevedesse la sua possibile permanenza fino a 72 anni. Da allora, il suo impegno è limitato alla didattica e in particolare alla scuola di Specializzazione. Ieri, però, Aiuti è sceso in campo per difendere il nucleo storico, che lo ha affiancato per 14 anni. «Si tratta di quattro assistenti e un ricercatore universitario con funzioni assistenziali, assunti nel ’94 in base alla legge 135/90 per studiare l’Hiv - spiega - hanno lavorato sempre con me e sono esperti di primo livello nella ricerca e nella sperimentazione di farmaci per contrastare questo virus. Ma adesso il manager dell’azienda, in base ad un piano di ristrutturazione che potrebbe essere approvato già mercoledì, vorrebbe dividerli mandandone tre ad allergologia e gli altri presso altri servizi. Assurdo. Così si cancella con un colpo di spugna un lavoro immenso, che ci ha visto in prima linea anche nel sociale». «È scandaloso - incalza Aiuti - ci vogliono vent’anni per creare un gruppo di persone che lavora con questi risultati e bastano pochi giorni per distruggere tutto in nome del risparmio. Poi, però, si pensa di creare servizi, a mio avviso inutili, alla cui guida si metterebbero le due mogli dei primari dei rispettivi dipartimenti ai quali afferirebbero. Non è assurdo?». I numeri dell’attività di parlano da soli. Sono 1200 le persone Hiv positive seguite annualmente e di queste, oltre 650 sono in terapia antitretrovirale. «Nel centro, inoltre, - dichiara Storace - sono in corso 9 sperimentazioni cliniche approvate dal comitato etico del Policlinico, con farmaci innovativi e protocolli internazionali. Le case farmaceutiche hanno scelto la struttura di per fare queste sperimentazioni proprio perché ne conoscevano la valenza». I lavori pubblicati, invece, sono 225 ed esiste una collaborazione con il dottorato di ricerca in Scienze infettivologiche e delle terapie immunologiche con ben cinque dottorandi che operano insieme al personale che svolge l’attività in questione. Infine c’è la scuola di Specializzazione che in parte collabora allo studio di questa patologia con 11 specializzandi. «A questo punto chiedo al ministero se sia a conoscenza delle pressioni fatte da altri primari per evitare che la scure dei tagli vada a colpire strutture molto meno importanti rispetto a quella di Aiuti», conclude Storace.


«Venerdì scorso ho scritto una lettera all’assessore Battaglia chiedendo un suo intervento - conclude Aiuti - ma non ho ottenuto risposta. Ho continuato a chiamarlo tre volte al giorno, ma senza risultato. Creando a questo punto che i problemi dei malati di Aids non interessino al nostro assessore».

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