Andrea Indini
Una consultazione tra tutti gli elettori del centrosinistra milanese per chiedere loro se adottare il modello delle primarie per la scelta del candidato sindaco dellUnione. A lanciare la proposta è Davide Corritore, amministratore delegato della società di sondaggi Swg.
«Aspetto una risposta definitiva su questo progetto dallUnione - afferma lex consulente di Massimo DAlema - entro la prima metà di settembre, altrimenti dovremo prendere atto che a Milano tutti dicono di volere le primarie ma nessuno le vuole concretamente». In occasione di quelle nazionali dell8 e 9 ottobre verrebbe consegnata agli elettori del centrosinistra una scheda in più dove potersi esprimere pro o contro questa modalità. Sarebbe questa, in sintesi, la proposta di Corritore. «Qualsiasi candidato dellUnione che non la accettasse, non avrebbe i requisiti necessari per la carica cui aspira». Parole dure anche contro Milano che «negli ultimi anni è diventata un enorme show room dove oltre il 75 per cento dei cittadini non vuole saperne di politica».
«Non sono per niente daccordo - replica secco il capogruppo dei Ds, Emanuele Fiano -: trovo strano combattere questa disaffezione chiamando gli elettori al voto per ben tre volte». Bruschi dinieghi anche da parte della Margherita. «Se cè già un candidato che ci mette tutti daccordo - dice Nando Dalla Chiesa, segretario cittadino - sarebbe un intervento inutile». Anche Alberto Mattioli, vicepresidente della Provincia, sottolinea «limportanza di stringere sul programma in modo da cominciare la campagna elettorale il più presto possibile». Pochi consensi anche da chi Corritore aveva definito «amico»: «Con me sono daccordo Penati, Rifondazione e numerosi gruppi del centrosinistra».
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