Prime beatificazioni in Duomo Sono attesi oltre 12mila fedeli

La celebrazione per don Monza e monsignor Biraghi officiata da Tettamanzi e dal prefetto della congregazione dei santi

I pullman provenienti da tutta Italia convergeranno sulla città dalle 8. Sono almeno 12mila i fedeli attesi stamattina in piazza Duomo per la cerimonia di beatificazione di monsignor Luigi Biraghi e di don Luigi Monza. Per la prima volta nella storia la proclamazione avverrà a Milano, diocesi dalla quale provenivano i due beati e non più a San Pietro, come avveniva dal 1662. Così ha deciso il Papa.
Ieri pomeriggio sono state sistemate nella piazza 12mila sedie rosse. A presiedere la cerimonia saranno il cardinale Dionigi Tettamanzi e José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione dei Santi, che leggerà a nome del Papa la formula di beatificazione. La cerimonia avrà inizio alle 10.30 e sarà trasmessa in diretta su Telenova e sul sito internet della diocesi www.chiesadimilano.it. L’area con le sedie sarà aperta alle 8, dalle 9.30 inizierà una preghiera. I biglietti per i posti a sedere (gratuiti) sono esauriti da giorni. Chi non li ha potrà comunque assistere alla cerimonia stando in piedi dietro alla transenne. Per questo verranno accesi 4 maxischermi.
Ai lati dell’altare sono stati issati gli stendardi con i volti dei due beati. «È un giorno di gioia per tutta la diocesi» è stato il primo commento di Tettamanzi. I due beati sono vissuti in secoli diversi. Monsignor Biraghi, nato a Cislago, fu per trent’anni insegnante in seminario e a Cernusco fondò il primo collegio delle suore Marcelline per dare un’istruzione alle ragazze del tempo. A lui è stata attribuita la guarigione miracolosa di suor Lina Calvi, salvata nel 1994 da una paralisi e che domani sarà in Duomo.

Don Luigi Monza fondò l’Istituto secolare delle Piccole apostole della carità e con loro si prese cura dal 1946 dei bambini disabili a Vedano Olona (Varese). A lui è attribuita la guarigione di un giovane colpito da febbre virale e giudicato senza speranze di sopravvivere.

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