
"Bentornata Scala", firmato "da Giorgio Armani e da "tutta Milano". Nella Prima del 7 dicembre 2021 di nuovo "in presenza" dopo l'emergenza Covid, lo stilista dedicò al teatro il maxi murale a tema in via Broletto e allestì per l'occasione il decoro floreale del palco centrale. É stato il "re della moda" e anche delle Prime, il preferito dalle star e dalle lady della politica per una mise del 7 dicembre in linea i valori dell'eleganza e della "sobrietà". Con Armani, ha ricordato ieri il sovrintendente Fortunato Ortombina, "il teatro alla Scala perde un sostenitore appassionato e un interlocutore con cui abbiamo condiviso storia, progetti e una comune visione della creatività e dei valori della città". Ricorda che nel 1997, in occasione della costituzione della Fondazione, era stato "tra i primi a sostenerla. Nel 2021 era tornato a fianco del Teatro come Fondatore Sostenitore in un momento particolarmente delicato, dando un contributo importante alla ripartenza dopo la pandemia". E dal 2023 era Honorary Member della "Teatro alla Scala Association of America".
Ortombina lo avevo incontrato in occasione dell'ultimo "Gala Fracci" e "mi aveva dato il benvenuto alla Scala con un calore che era anche sguardo al futuro" ricorda.
Ieri sera, in occasione del concerto della London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano, la sala ha osservato un minuto di silenzio e il teatro gli dedicherà la serata inaugurale della Stagione di Balletto 2025/2026 il 18 dicembre.