Il primo della fila già pronto alle 9: «Ero in soggezione»

da Roma

Onorevole Massimo Nicolucci, lei e l’onorevole Marcello Di Caterina siete stati i primi a presentarvi a Montecitorio per la registrazione ieri alle 9. Avete dormito lì fuori?
«Non è stata una gara. Eravamo già a Roma e abbiamo deciso di far presto dovendo partire per Napoli e tornare in famiglia».
Emozionato?
«Sicuramente. In questi casi l’emozione cresce quando si affronta il palazzo con lo stato d’animo di un semplice cittadino. La stessa struttura della Camera con la sua imponenza mette un po’ in soggezione. Ma l’impressione è stata positiva: questo palazzo dovrebbe essere ancora più aperto nei confronti dei cittadini».
Lei viene dalla Campania ed è stato eletto nelle file del Pdl. Si sente particolarmente responsabilizzato?
«Sono un imprenditore e l’impegno politico è già di per sé una testimonianza. Poi, sono vedovo e ho tre bambini. Non l’avrei mai fatto se il momento non l’avesse richiesto. È una spinta che viene dalla gente».
A quale personaggio politico si ispira?
«Sono vicepresidente dei Circoli della Libertà. Il presidente Berlusconi con la sua esperienza rappresenta un punto di riferimento.

È l’uomo giusto al momento giusto».
Dove pensa di impegnarsi maggiormente?
«Penso che i deputati campani dovranno “regionalizzare” il loro lavoro per affrontare le emergenze nei settori della sicurezza e dell’ambiente».

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