Primo giorno di Ztl: «Meno movida. Ma è solo l’effetto vacanze»

Cocktail ghiacciato in una mano e piattino dell’aperitivo nell’altra. Senza spingere, senza code. Sabato sera all’Arco della Pace erano in «quattro gatti». Quattro non proprio, ma comunque pochi rispetto ai bagni di folla delle scorse settimane. Piano però a tratte conclusioni affrettate: la zona a traffico limitato non c’entra nulla. Il popolo della notte ha bidonato i locali di corso Sempione per altri motivi: troppo caldo e week-end fuori città innanzitutto. Non certo per la ztl, che ha debuttato alle ore 22 in punto. Non certo per il timore di beccarsi 78 euro di multa (che tra l’altro scatterà solo dal 25 luglio in avanti). I commercianti, che temono un calo del movimento, aspettano a emanare verdetti negativi. «Aspettiamo a valutare gli effetti della ztl - spiega Mary Cuccu Riva, titolare del negozio Fashion park -. In effetti sabato sera c’era meno gente rispetto al solito e un po’ più di tranquillità ma è solo perché il venerdì partono tutti per il fine settimana. Il vero giorno per verificare se la ztl funziona davvero è il mercoledì, quando tutti si trovano nei locali per salutarsi prima di partire».
Franco Spirito, dell’associazione antimovida Pro Arco Sempione, arriccia il naso sul debutto della zona «protetta». «Le telecamere non sono ancora in azione e sabato non s’è vista l’ombra di un vigile. Forse sarebbe stato bene prevedere qualche controllo in più durante l’esordio delle nuove regole». C’è chi trova già qualcosa che nel sistema non funziona: i punti morti, le zone non controllate dalle telecamere che possono quindi diventare dei varchi d’accesso senza limite per il popolo della movida, mandando all’aria tutto il piano del traffico per rendere più vivibile la zona. «Penso ad esempio a via Gherardini - spiega un residente -, dove non è previsto alcun tipo di controllo. Lì l’accesso non può essere vietato perché bisogna permettere l’ingresso ad un’autorimessa pubblica. Già immagino in quanti ne approfitteranno per le solite soste selvagge».
I residenti sono cauti e preferiscono aspettare a pronunciarsi a settembre, quando il sistema entrerà a regime e l’assenza del popolo dei locali non si potrà più confondere con le partenze estive. «Sono incuriosito - spiega Alessandro Belloni - Se la ztl fosse stata attiva tutto il giorno avrei detto no, ma così mi auguro davvero che il quartiere diventi più vivibile».

«Per ora - aggiunge Livio Selvaggio, che abita a ridosso dell’Arco - è difficile verificare l’efficacia della ztl. Sabato c’era meno gente in giro, è vero, ma è normale che alla metà di luglio Milano si svuoti. L’idea è positiva, ora va gestita bene».

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