Via al primo master «Feg» in «Political Economy»

«Una tragedia se l'euro fallisse». Ma anche: «crisi economica nazionale e mondiale, ripercussioni, instabilità dei mercati, declino dell'euro come moneta veicolare, strategie dei flussi e debito pubblico». Questi i temi sviscerati lunedì mattina nella sede della Fondazione Edoardo Garrone in via San Luca nel primo incontro pubblico organizzato dalla stessa Fondazione. Obiettivo: porre l'accento su un argomento di estrema attualità quale l'odierna crisi economica mondiale, spiegandone le cause. A entrare nel merito illustri relatori che nella tavola rotonda pubblica: «L'Italia tra crisi dell'Euro e della Finanza mondiale» hanno dato il via a un dibattito coinvolgendo non soltanto gli addetti ai lavori, ma quanti presenti in sala. A presenziare Michele Fratianni, già consigliere del governo Reagan e attuale professore di Economia presso la Kelley School of Business dell'Università dell'Indiana e all'Università Politecnica delle Marche, Luca Beltrametti ordinario di Politica Economica all'Università degli Studi di Genova e Pietro Alessandrini professore di Economica Monetaria Internazionale all'Università Politecnica delle Marche. Moderatore dell'incontro Giovanni Battista Pittaluga, membro del consiglio scientifico della Fondazione Garrone e titolare di cattedra di Economia Politica all'Università di Genova. «Insieme per dare l'avvio al primo master in Italia in “Political Economy” promosso dalla Fondazione Garrone in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Genova - spiega Paolo Corradi segretario generale della Fondazione -. Un master, fortemente voluto dal professore Pittaluga, che attraverso l'approfondimento delle complesse dinamiche legate agli intrecci tra sfera economica e politica, si propone di formare venti professionisti di alto livello nei settori della diplomazia, delle istituzioni internazionali e delle amministrazioni pubbliche, che si svolgerà a Genova fino al prossimo 30 marzo». «Questa prima tavola rotonda - continua Corradi - ha rappresentato anche un'importante occasione per incontrare in città ospiti eccellenti che spesso scelgono altri sedi per discutere argomenti complessi come quelli affrontati questa mattina. Diciamo, che si tratta di un'innovazione sostanziale, che si ripeterà ancora con due nuovi appuntamenti, sempre pubblici». In calendario c'è difatti una seconda tavola rotonda a cui parteciperà l'ambasciatore Federico Di Roberto e una terza con l'economista Rainer Masera. «Professionisti del settore dunque, al servizio non soltanto dei venti ragazzi coinvolti nel master, ma dell'intera collettività - aggiunge Corradi -, così come i protagonisti di questo primo incontro, che seduti intorno allo stesso tavolo hanno risposto in modo autorevole a quanti, hanno voluto approfondire tematiche economiche. A costo zero».

A salutare con entusiasmo l'iniziativa è stato, lunedì mattina Michele Fratianni, che prima ancora di entrare nel vivo del debito pubblico, di riforme e squilibri regionali e nazionali, di unioni europee, di crisi monetaria europea nata con il Trattato di Maastricht già vent'anni fa, ha dichiarato: «Amo Genova, la sua storia economica e finanziaria e sono contento di essere ancora qui».

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