Primo soccorso: legge regionale per preparare tutti i conducenti

«Assicurare una formazione sanitaria di base ai conducenti dei mezzi di trasporto pubblico per prestare interventi di prima assistenza in caso di incidenti, infortuni e situazioni d’emergenza». È quanto prevede la legge «Disposizioni in materia di formazione sanitaria di primo soccorso degli operatori del trasporto pubblico locale» approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale, presieduto da Bruno Astorre. La legge - che non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio regionale - introduce l’onere per i soggetti gestori del trasporto pubblico locale di prevedere appositi corsi formativi di primo soccorso sanitario per i conducenti. Per facilitare la realizzazione delle attività formative la Regione potrà stipulare dei protocolli d’intesa con enti, organismi, società scientifiche e società di formazione che operano nel settore dell’emergenza sanitaria. Agli enti locali, poi, vengono attribuite funzioni di vigilanza e controllo sulla corretta applicazione della normativa relativamente ai servizi di competenza.
«Quale primo firmatario della legge - commenta il consigliere regionale Massimiliano Maselli (Fi-PdL) - mi preme sottolineare il valore di un’iniziativa bipartisan che, nella sua semplicità, potrà dare delle risposte importanti e garantire maggiore sicurezza e tutela alle migliaia di passeggeri che ogni giorno si avvalgono del trasporto pubblico e, più in generale, a tutti i cittadini che viaggiano sulle strade regionali. Nello specifico le aziende del Tpl dovranno uniformarsi a questa legge, modificando i contratti di servizio e prevedendo degli stanziamenti ad hoc per attivare i corsi di primo soccorso». «La Regione Lazio, da parte sua - prosegue Maselli - si preoccuperà di firmare protocolli d’intesa con enti e organismi che operano nel settore dell’emergenza sanitaria, i quali a loro volta, forniranno alle aziende del Tpl le competenze e le conoscenze utili all’espletamento dei corsi di formazione. Questa formazione sanitaria di base sarà provvidenziale perché potrà anticipare l’intervento di emergenza del 118.

Ho l’ambizione di ritenere che questa legge potrà contribuire a salvare tante vite umane, fornendo un valido supporto agli interventi di rito forniti dalle strutture sanitarie preposte. Le migliaia di autisti che già svolgono un lavoro faticoso ed encomiabile, rappresentano infatti un osservatorio privilegiato che abbiamo il dovere di mettere a disposizione della comunità».