Il principe scende in campo per l’ambiente. Alberto II di Monaco domani sarà in trasferta a Milano per parlare di biodiversità, in particolare degli ecosistemi marini. «Abbiamo davanti una sfida planetaria comune che chiede azioni urgenti e concrete per rispondere ai tre grandi problemi ambientali del momento riguardanti il cambiamento climatico, la biodiversità e l’acqua».
La difesa dell’ambiente marino è uno dei temi che sta più a cuore al sovrano, che al tema ha dedicato nel 2006 la Fondation Prince Albert II de Monaco (da noi è attiva dal 2009 l’Associazione Italia della Fondazione, che ha organizzato il congresso). «Ho deciso di creare la fondazione per destinarla alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile». E di questo dunque si parlerà domani appunto nella ventiquattrore meneghina.
Il primo appuntamento è fissato alle 16 nell’Aula magna (Edificio U6) dell’Università Bicocca in piazza dell’Ateneo 1 per la conferenza sul tema «La protezione del mare Mediterraneo dall’inquinamento: i risultati conseguiti e le sfide future». A fare gli onori di casa il rettore Marcello Fontanesi, cui seguiranno gli interventi di Lucien Chabason, e dei professori Tullio Scovazzi e Tommaso Vitale dell’Istituto di Studi Politici «Sciences Po Paris».
Forse non tutti sanno che la Bicocca ha anche un centro alle Maldive, realizzato in collaborazione con il governo locale, dedicato allo studio delle barriere coralline. Non solo, i professori e i ricercatori dell’ateneo, sono nel bord della Commissione Internazionale per lo studio del Mediterraneo per cui hanno effettuato campagne di indagini con navi oceanografiche italiane.
Il principe, nella sua crociata ambientalista, sarà protagonista anche di una serata benefica a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa. Imprenditori e industriali italiani riuniti in una cena di gala parteciperanno all’asta «silenziosa» in cui si raccoglieranno fondi per sostenere i progetti ambientali avviati in tutto il mondo dalla fondation.
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