La priorità della sinistra? Trovare due milioni per i rom

Due milioni di euro per finanziare un «programma di interventi destinati ai rom». La firma sull’emendamento numero 593 è di Milly Moratti, cognata del sindaco e capogruppo di Milano Civica. Dopo le polemiche sulle case ai rom (ma ovviamente non solo per quello), se l’aula arriverà a discutere la proposta la levata di scudi di Lega e Pdl è garantita. Ma oggi alle 16.30 parte la maratona sul Bilancio 2011 in Consiglio comunale e visto che la maggioranza cerca di votare il documento entro venerdì, tenterà un accordo con l’opposizione per tagliare il pacchetto degli emendamenti. La strada è in salita, sul tavolo ci sono 889 correzioni al testo. Per stringere i tempi ed evitare «fuoco amico», alle 12 l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta incontrerà i capigruppo di Pdl, Lega, Udc, gruppo misto - di cui ora fa parte anche l’esponente di Fli - per un accordo sugli emendamenti di maggioranza prima della seduta. E valutare le strategie d’aula e quanto «cedere» all’opposizione per un accordo.
Di tutto un po’, dal pacchetto delle correzioni spuntano ad esempio un piano da 100mila euro per sterilizzare i piccioni, «soprattutto nelle zone periferiche» (lo chiedono consiglieri del Pdl), uno sempre da 100mila euro (di Carmine Abagnale del Pdl) per «favorire comportamenti di lealtà sportiva e correttezza nella società moderna tra i giovani». Dopo tante polemiche sulle luminarie, c’è chi chiede di mettere agli atti che nel 2011 dovranno «attenersi al tema del Natale e della tradizione meneghina». Da 50mila euro la proposta di spesa per «una campagna informativa sul rispetto delle regole presso la comunità cinese nel quartiere Sarpi-Canonica», da 1 un milione e mezzo quella per «nuove toilettes autopulenti», da 30mila euro (e non è firmato dai lumbard) quella per sostenere la creatività giovanile in riferimento alla «storia del pensiero federalista». La consigliera del Pd Carmela Rozza chiede di togliere 500mila euro al nucleo dei vigili a cavallo per spenderli in misure anti-intrusione negli alloggi popolari abitati da over 65 e favorire (con 3 milioni) la figura del facilitatore culturale - «di origine etnica e di sesso femminile» - per agevolare la comprensione e il rispetto delle regole dove è concentrata la presenza di immigrati. E destinare 25 milioni di euro per l’assunzione di 500 vigili che sorveglino i quartieri periferici. Basilio Rizzo (Lista Fo) chiede di investire 2 milioni per realizzare una Casa dell’acqua in ogni zona e 1,2 milioni per la vendita del pane a prezzi calmierati in certi orari della giornata. Tra le misure anti-crisi c’è anche quella di Gianfranco Baldassarre (Pdl) che propone di creare con 50mila euro un sistema di distribuzione in ogni zona alle persone meno abbienti della merce invenduta all’Ortomercato. A firma Pdl la proposta di destinare 100mila euro per attività di informazione e comunicazione «sui danni alla salute derivanti dall’uso della pillola abortiva».

La Lega chiede di spostare dalla cultura alla gestione dei nidi da parte di privati 200mila euro di spesa. Ines Quartiere e Giuseppe Landonio della sinistra radicale propongono invece di togliere 30mila euro alla promozione di Expo per migliorare piuttosto il servizio dei matrimoni civici.

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