Pro7: la stampa tedesca dà l’ok a Mediaset

«Per la politica sarebbe difficile ed errato bloccare un’offerta di Berlusconi»

da Milano

Se Mediaset, nel cda di martedì, dovesse confermare l’interesse per il gruppo tivù tedesco ProSiebenSat1 (Pro7), difficilmente il governo tedesco si potrebbe opporre, come già avvenuto in passato. Lo scrivono gli stessi media in Germania. Per il quotidiano Die Welt «il grido di battaglia contro Silvio Berlusconi (che di Mediaset è il primo azionista) ha sempre terrorizzato i politici tedeschi», ma oggi «il mondo politico non potrebbe impedire l’ingresso del gruppo italiano, poiché è stata fatta una legge che non offre alcuna chance alle aziende nazionali di rilevare imprese di questa dimensione». Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung scrive che «nessuno potrebbe impedire il suo arrivo (di Berlusconi, ndr), tranne il cda di Mediaset».
La «Faz» spezza una lancia a favore dell’ingresso in Germania di Mediaset, quando scrive che una sua eventuale acquisizione di Pro7 «non condurrà ad un accorpamento di potere mediatico paragonabile a quello che avrebbe avuto Axel Springer. È questo che conta, non la simpatia o l’antipatia per gli investitori».


Anche il Financial Times è tornato su Pro7, scrivendo che Mediaset è tra le «poche società che abbiano sia l’ambizione di stringere un accordo da 5 miliardi sia la possibilità di ottenere l’ok delle Authority». E che, inoltre, per Mediaset l’avventura all’estero potrebbe essere la strada obbligata da seguire in seguito al ridimensionamento nazionale previsto dalla riforma Gentiloni.

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