Enrico Lagattolla
«Sei una guerrafondaia». «E tu un individuo insignificante». Botta e risposta tra leuroparlamentare Vittorio Agnoletto e Oriana Fallaci. Totale, Agnoletto sporge querela per diffamazione, e la Procura chiede il rinvio a giudizio per la scrittrice.
E se la patata bollente finisce in tribunale, la mela della discordia se la dividono televisione e carta stampata. Le tappe: 10 maggio, Agnoletto dal piccolo schermo della Tv di Stato parla della Fallaci in un modo che alla Fallaci va di traverso. e figurati se gliele manda a dire. Due giorni dopo prende carta e penna, e scrive una lettera a un quotidiano, in cui si legge che «quellinsignificante individuo per il quale non ho mai avuto il minimo rispetto \ strilla che incito alla guerra, che il mio libro non merita di essere venduto \, quel boss del Social forum \, questa nullità che il suo mendace pacifismo lo predica con le arcobalenate inneggianti ai kamikaze \» eccetera eccetera.
Terzo incomodo, lex direttore di «Panorama» Carlo Rossella, che in un articolo pubblicato due settimane più tardi rincara la dose, scrivendo che «mai nessuno ha avuto la voglia e il coraggio di dirgli il fatto suo, né di metterlo in condizioni di non annoiarci più col suo perbenismo difensivo di quellestremismo islamico che in Irak e in Europa ci vuole fare la pelle». E, se non bastasse, «condivido ogni parola scritta da Oriana Fallaci».
Il prossimo 18 gennaio, ludienza preliminare. Due mesi di fibrillante attesa per conoscere lesito di un imperdibile «è colpa tua», «no, tua».
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