«Processate Paolo Maldini per corruzione»

Il pm di Milano Paola Pirotta ha chiesto, nell’ambito dell’udienza preliminare davanti al gup Luigi Varanelli, il processo per l’ex terzino rossonero Paolo Maldini, accusato di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico, perché per evitare controlli fiscali avrebbe dato soldi a un funzionario dell’Agenzia delle entrate. Allo stesso dirigente si sarebbe affidato anche per una verifica illecita relativa a un’operazione immobiliare che voleva portare a termine in Toscana. Nell’udienza preliminare sono imputate in totale 39 persone, tra dipendenti dell’Agenzia delle entrate e commercialisti, i quali avrebbero aiutato decine di imprenditori e titolari di società ad aggirare i controlli fiscali o ad ottenere trattamenti più favorevoli. Una posizione è stata stralciata, tre persone, invece, hanno scelto il rito abbreviato, quattordici hanno raggiunto un accordo per il patteggiamento, mentre per i restanti 21 imputati, tra cui Maldini, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio.

L’ex terzino del Milan, secondo l’accusa, si sarebbe rivolto al funzionario dell’Agenzia delle entrate Luciano Bressi, finito in carcere nell’inchiesta, per «aggirare» controlli fiscali.
Bressi ha raggiunto un accordo con la Procura per patteggiare la pena, restituendo circa un milione di euro all’Agenzia delle Entrate. Le difese degli imputati parleranno il prossimo 4 febbraio.

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