Una parte dei quadri e degli arredi della Prefettura di Milano appartengono ufficialmente da ieri alla famiglia di un muratore albanese morto sei anni fa. È questa la conseguenza della incredibile lentezza con cui la macchina della giustizia ha reagito alla richiesta di risarcimento avanzata da undici familiari dellimmigrato: la sentenza non è mai arrivata. Figli, genitori, fratelli e vedova delluomo hanno chiesto a quel punto che lo Stato italiano venisse punito per leccessiva durata del processo. E siccome lo Stato si è ben guardato dal versare il dovuto, gli albanesi hanno fatto scattare il pignoramento. Nei giorni scorsi un ufficiale giudiziario si è presentato in corso Monforte negli uffici del prefetto Lombardi e ha messo sotto sequestro beni per sedicimila euro. Se lo Stato si ostinerà a non pagare quanto dovuto ai familiari del defunto, il materiale verrà messo allasta.
Tutto inizia nel novembre 2002, in un paesino in provincia di Pavia. Rexpect Turku, un bravuomo che in Italia rispetta la legge e lavora sodo per mantenere la famiglia, sta attraversando la strada sulle strisce pedonali portando la bicicletta a mano quando unauto gli piomba (...)
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