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Processo Unipol, chiesti 4,7 anni per Consorte 3,6 anni per Fazio e l'assoluzione per Gnutti

Chiesta la condanna per l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte a 4 anni e 7 mesi di reclusione e un milione e 200mila euro di multa e per l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio a 3 anni e 6 mesi più 700mila euro di multa. Chiesta l'assoluzione per il raider Emilio Gnotti

Processo Unipol, chiesti 4,7 anni per Consorte 
3,6 anni per Fazio e l'assoluzione per Gnutti

Unipol -  Il pm di Milano Luigi Orsi ha chiesto di condannare l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte a 4 anni e 7 mesi di reclusione e un milione e 200 mila euro di multa e l’ex governatore di Banca Italia Antonio Fazio a 3 anni e 6 mesi più 700mila euro di multa. Il pm ha chiesto anche la condanna per tutti i banchieri e l’assoluzione per l’attuale presidente di Unipol Pierluigi Stefanini e l’ex raider Emilio Gnutti.

Le richieste del pm Il pm Orsi ha chiesto per gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola e Giuseppe Statuto 3 anni di reclusione e 600 mila euro di multa. Chiesta la condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione per Ivano Sacchetti, l’allora vice di Consorte come per Carlo Cimbri. Per i banchieri Giovanni Berneschi, presidente di Carige, Divo Gronchi (Popolare Vicenza), Giovanni Zonin (Popolare Vicenza) Guido Leoni (Popolare Emilia Romagna) il pm ha chiesto 3 anni di relusione e 600mila euro di multa. Per Francesco Frasca, allora capo della Vigilanza di Bankitalia, 3 anni e 4 mesi e 500 mila euro di multa. Infine per Francesco Gaetano Caltagirone, ritenuto il leader dei contropattisti, 4 anni e un milione di multa. Per l’eurodeputato Vito Bonsignore 3 anni.

Il motore immobile della scalata La Banca d’Italia presieduta dal "direttore d’orchestra" Antonio Fazio, ha rappresentato "il motore immobile" della tentata scalata di Unipol a Bnl. Secondo il magistrato, Fazio fu il "regista dell’operazione quando ancora nessuno degli altri soggetti che poi sarebbero intervenuti era attivo". Egli pose le "premesse per trovare qualcuno che facesse l’operazione", coltivando la sua politica autarchica in difesa dell’italianità delle banche che sarebbe poi stata esercitata nella vicenda Unipol contro gli spagnoli del BBVVA. Unipol, ha spiegato Orsi, "fu quasi raccolta per strada" e grazie alla sinergia tra Fazio e Frasca gli venne data la forza per tentare l’impresa di scalare Bnl. Per Orsi, l’aggiotaggio che è stato contestato in questo processo si differenzia da quello che ha portato all’assoluzione di numerosi banchieri nel procedimento Parmalat, pochi giorni fa. In quest’ultimo caso, infatti, spiega, si trattò di un "aggiotaggio-truffa" nei confronti dei risparmiatori oppure di "un soggetto disperato che raccontò balle al mercato per dire che era vivo mentre invece era morto". "Qui siamo di fronte ad un altro caso - ha affermato Orsi - questa è una operazione di portata sistemica che riguarda la politica e la vigilanza bancaria in Italia, come si è visto anche in Antonveneta". Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di aggiotaggio, insider trading e ostacolo alle autorità di vigilanza. La procura ha chiesto l’assoluzione per due funzionari di Deutsche Bank e per Pierluigi Stefanini, all’epoca presidente di Holmo, che controllava Unipol.

Per la violazione della legge 231 del 2001, è stata chiesta una multa di 975 mila euro nei confronti di Unipol e di 600 mila euro complessivamente per le altre società imputate.

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