da Roma
Romano Prodi vuole accelerare sui tempi del congresso costituente del Partito democratico, i Ds per ora frenano. La sintesi è questa, e si tratta di un bel pasticcio. Lunica cosa sicura è che, rispetto alla conclusione dei due congressi «promotori» di Roma e Firenze, già due settimane fa, la prossima tappa prevista era la costituzione di un comitato di coordinamento che avrebbe dovuto gestire tutte le attività del partito fino alla nascita dellAssemblea costituente. Ma per ora non si è fatto nulla.
«Il comitato - recitavano le risoluzioni approvate da entrambi i congressi - è costituito da esponenti dei Ds, della Margherita e da personalità non aderenti ai partiti promotori». Ma questa formulazione generica, che senza fare cifre avrebbe dovuto tenere la porta aperta allingresso di esponenti non legati ai due partiti (per scongiurare lo spettro della fusione burocratica a freddo) è adesso motivo di contendere fra i due partiti, perché potrebbe alternare i rapporti di forza attuali. Spiega Romano Prodi: «Serve un grande slancio popolare: una grande assemblea, in modo che gli organi direttivi del Partito democratico nascano con una forte e nuova adesione popolare. Voglio unoperazione simile, ma non identica - conclude il premier - a quella delle primarie».
Ma come arrivarci, a questo slancio, è un altro paio di maniche. I Ds per esempio, vorrebbero partire con un comitato più ampio, la Margherita invece, vorrebbe vedere comunque tutelato il suo peso specifico. Però il calendario politico incombe: i Ds il 15 riuniranno il Comitato nazionale mentre la Margherita il 14 ha convocato lassemblea federale. E forse, per dirimere una questione formale che però diventa anche di sostanza, sarà necessario un vertice fra i leader di Ds e Margherita, da convocare nelle prossime ore, prima dei due vertici di partito.
AllAnsa, esponenti della segreteria dei Ds (anonimi) assicurano che il comitato «si costituirà comunque prima delle amministrative». Ma la Margherita rilancia sulla necessità di una accelerazione per i tempi di avvio dellassemblea, che i dispositivi approvati dai due partiti ai congressi di aprile fissavano per metà di ottobre.
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