Tra Prodi e Clinton non cè niente in comune
21 Settembre 2005 - 00:00Nei giorni scorsi Prodi e DAlema hanno reso visita a Bill Clinton, impegnato a New York in quelle opere benefiche per le quali poco ha fatto quando contava molto e molto vorrebbe fare ora che conta poco.
Tale visita, nelle intenzioni dei due, vorrebbe rafforzare limmagine di una vicinanza politica tra lUnione e il partito democratico Usa presso qualche ingenuo elettore italiano che non si chiede, invece, cosa abbiano in comune i due schieramenti politici. Poco o nulla. Infatti, basta ricordare la politica estera Usa dei governi a guida democratica negli ultimi decenni per capire che non vi è alcun «idem sentire» tra il partito che fu di Kennedy e laccozzaglia di Prodi, DAlema, Bertinotti, Pecoraro, Cossutta e compagnia.
Sarebbe ora di spiegare, a chi vuol intendere, che lelettorato americano democratico mai appoggerebbe una coalizione con due partiti dichiaratamente comunisti, uno post-comunista (con un correntone pieno di antiamericani), più i verdi e altri personaggi che non perdono occasione di vomitare il loro sentimento ostile verso la grande democrazia di Oltreoceano.
Il tifo per Kerry espresso dalla sinistra italiana alle ultime elezioni va inteso esclusivamente in senso anti-Bush, perché amico di Berlusconi e quindi per meri interessi di bottega.