da Roma
Botta e risposta sul filo dellironia tra Romano Prodi e Giuseppe Pisanu. È il leader dellUnione, durante un convegno a Perugia, ad aprire le danze. «I Centri di permanenza temporanea furono una proposta del mio governo - ammette lex presidente della Commissione Ue - ma erano tutta unaltra cosa». «Erano dei luoghi in cui bisognava identificare le persone - spiega - perché credo che i clandestini vadano identificati». Insomma, secondo Prodi il problema è quello «di una nuova politica dellimmigrazione, con rapporti con i Paesi da cui queste persone provengono, con un trasferimento immediato di tutte le procedure e le responsabilità amministrative dal ministero dellInterno alle amministrazioni locali». «Queste - aggiunge deciso - sono cose che attueremo immediatamente». «Abbiamo - spiega Prodi - un obiettivo fisso. E cioè che la politica dellimmigrazione deve avere uno sbocco chiaro: la cittadinanza italiana, con diritti e doveri». E quindi, cosa cè di meglio di una bella festa nei Comuni una volta lanno «per dare la cittadinanza a chi la vuole»?
Eloquente la replica del ministro dellInterno. «Dei problemi sempre più complessi e drammatici dellimmigrazione - dice Pisanu - penso che si debba parlare con grande scrupolo e senza intenzioni propagandistiche. È quello che il governo ha sempre cercato di fare e che personalmente cercherò di fare anche prossimamente alla Camera rispondendo ad interpellanze ed interrogazioni parlamentari». Poi la risposta al leader dellUnione.
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