Roma - "Quella dei morti sul lavoro è una vera emergenza nazionale". Lo afferma il presidente del Consiglio Romano Prodi da Lisbona, dove si trova per il vertice Ue-Africa. "Troppo spesso - prosegue la nota del premier - la logica del profitto mette in secondo piano il rispetto della persona umana prima ancora che i diritti dei lavoratori". "Non si può morire di lavoro - afferma Prodi - in un luogo dove, tra l'altro, si combatteva per non perdere il lavoro. Le responsabilità si devono sempre prendere in prima persona. L'azienda dovrà chiarire senza reticenza alcuna. Due ministri sono impegnati per far luce, insieme alle autorità competenti, su quanto accaduto, e noi vogliamo che quella luce sia totale e rapida. Per rispetto delle vittime, dei loro cari e di tutti i lavoratori che ogni giorno e ogni notte hanno diritto alla sicurezza e alle tutele più ampie". "Le famiglie delle vittime - conclude la nota - sappiamo fin da ora che non le lasceremo sole".
Ferrero: subito cdm straordinario Il decreto sicurezza non va modificato ma va allargato per inserire le norme sulla sicurezza sul lavoro ed è per questo che chiedo un Consiglio dei ministri straordinario per mettere nel decreto le norme sul lavoro. Gli operai devono poter tornare vivi a casa". A chiederlo è il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero,
Il premier "Possiamo riflettere su questo punto" "Ma il problema non sono nuove norme, quelle che abbiamo sono serie e severe, il problema è farle rispettare". Romano Prodi non esclude che, come proposto dal ministro Ferrero, si possa tenere un Cdm straordinario per introdurre nel decreto sicurezza nuove norme sugli incidenti sul lavoro. Tuttavia, a margine del vertice Ue-Africa, sottolinea che per evitare la tragedia degli incidenti sul lavoro "é necessario avere più sorveglianza, avere gli ispettori che obblighino all'obbedienza delle leggi. Questi sono i provvedimenti importanti. Se Ferrero - aggiunge Prodi - indicherà qualche aspetto specifico della nostra legislazione da correggere sarò il primo a chiedere che questo venga fatto. Ma - insiste Prodi - non credo che, uso l'espressione 'non credo' perché si sta ancora indagando sui fatti, che mancassero le leggi. Piuttosto credo che sia mancato il loro rispetto".
Montezemolo: tragedie inaccettabili, presto incontro con Prodi
"Tragedie come quella di Torino sono per me semplicemente inaccettabili: ho condiviso in una conversazione con il Presidente del Consiglio la necessità di un incontro urgente tra governo, imprenditori, e sindacati, per unire gli sforzi verso un obiettivo, la sicurezza di chi lavora, che è comune a tutti noi". E' quanto sottolinea, in una nota, il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo.
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